Diciassette giorni al ritorno degli studenti sui banchi e non ci sono ancora soluzioni definitive per gli edifici a rischio sismico.
Le Istituzioni locali starebbero pensando di valutare la struttura ex-Optimes come possibile edificio 'jolly' dove dislocare gli studenti delle scuole aquilane in vista della auspicata sostituzione edilizia degli edifici, a cominciare da ragazze e ragazzi dell' IIS Cotugno, 'chiuso' dalla recente sentenza del Tar. In verità, la ex-Optimes era stata già individuata dallo scorso inverno, previo studio di vulnerabilità sismica e relativi lavori di adeguamento, prospettandosi - da subito -come la più fattibile in termini di tempi, di opportunità e di costi.
"Ciononostante, stante la decisione così a ridosso dell'inizio del nuovo anno scolastico, continuiamo ad essere preoccupati per i tempi incerti che si prospettano per l'adattamento dell'edificio ad uso degli studenti del Cotugno (e sollecitiamo attenzione e efficienza nelle procedure) e per l'assenza di soluzioni per tutti gli altri edifici scolastici a serio rischio sismico", la denuncia del Comitato Scuole Sicure.
La pur temporanea ridistribuzione degli studenti del Cotugno nelle altre strutture scuole superiori di Colle Sapone, prospettata per parte dell'anno scolastico alle porte, "ci preoccupa in quanto aggravante dei problemi di sicurezza per tutta la popolazione scolastica coinvolta", l'affondo: "conosciamo la grave situazione delle altre scuole in termini di vulnerabilità sismica, di valori di resistenza del cemento non rassicuranti, di carenze di certificazioni anche antincendio, e di piani di evacuazione non adeguati alle reali necessità in caso di emergenza. La Provincia, come ente proprietario e responsabile della sicurezza degli edifici, con questa soluzione, assume senz’ altro un grave rischio".
A questo proposito, dalle dichiarazioni del Presidente Caruso risulta siano stati affidati dei lavori per gli istituti Bafile, Colecchi e Itis per l’accoglimento degli studenti del Cotugno: "desideriamo conoscerne la natura e l'utilità, a maggior ragione non avendone trovato riscontro nell’Albo Pretorio dell’ente Provincia. Auspichiamo voglia almeno provvedere a valutare, insieme alle dirigenze scolastiche, che i piani di evacuazione delle singole scuole siano realmente adeguati e a mettere a punto, in concerto con il Comune e la Protezione Civile, un piano di evacuazione complessivo del Polo di Colle Sapone. Chiediamo l'elaborazione di un concreto programma di sostituzione, in tempi rapidi e certi, di tutti gli Istituti per i quali non risultano soddisfatte le condizioni di agibilità e comunque "certificati" a rischio sismico".
Dunque, il Comitato Scuole Sicure chiede ufficialmente una comunicazione più trasparente e completa, "e che tanto il Presidente Caruso, quanto il Sindaco Biondi, vogliano al più presto riconvocare il Tavolo già più volte da noi sollecitato o in alternativa organizzare iniziative destinate all’informazione più ampia possibile. Il Comitato desidera collaborare costruttivamente, particolarmente nella prossima e urgente programmazione della sostituzione delle altre scuole superiori di proprietà provinciale la cui vulnerabilità sismica è stata già verificata come pessima. Nel frattempo, non dimentichiamo che siamo ancora in attesa dell'esito delle verifiche di vulnerabilità delle 10 scuole comunali in cui sono in corso, e dell'inizio delle verifiche per tutte le altre. Una fase legalmente obbligatoria per i Comuni".