Lunedì, 04 Settembre 2017 14:21

Incontro Provincia-Comitato Scuole Sicure, per il Cotugno mancano 4 o 5 aule

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Si è tenuto stamane l'incontro tra il presidente della Provincia Angelo Caruso e il Comitato Scuole Sicure, formato da genitori, rappresentanti degli studenti e lavoratori delle scuole; intorno al tavolo anche Vincenzo Calvisi, consigliere provinciale delegato.

Si è discusso della situazione dell'edilizia scolastica in città, ovviamente, con l'attenzione rivolta, in particolare, al Liceo Cotugno, il nodo più spinoso al momento. Rispetto all'ultimo comunicato stampa diffuso dall'Ente, infatti, che prevedeva la dislocazione degli studenti tra la sede di via Da Vinci (18 aule) e il polo d'Acquasanta (30 aule), al momento - in realtà - mancherebbero 4 o 5 aule che non si riescono a trovare. In sostanza, al Liceo Cotugno ne servono 49 (18 per il Classico, 18 per i due corsi del Pedagogico e 13 per il Linguistico): stante le 18 nella vecchia sede, tra gli istituti superiori individuati ad Acquasanta ne sono state reperite altre 26 o 27.

D'altra parte, il Comitato scuole sicure ha ribadito le perplessità per la decisione della Provincia di far tornare, comunque, alcune classi nell'edificio di via Da Vinci stante il pronunciamento del Tar che, alla fine di luglio, ha accolto il ricorso di alcuni genitori avverso la decisione dell'Ente di riaprire - seppure parzialmente - la scuola. A quanto si è appreso, la Provincia sta preparando un'ordinanza, un dispositivo amministrativo per riaprire i corpi di fabbricato che, stando all'Ente, non sarebbero soggetti al provvedimento di chiusura del Tribunale amministrativo regionale: una decisione che rischia di scatenare la rabbia dei genitori che potrebbero rivolgersi nuovamente ai giudici per la mancata ottemperanza della sentenza; in realtà, sembrerebbe che il gruppo di ricorrenti non ne abbia affatto intenzione e, se pure dovesse proseguire la battaglia giudiziaria, ci vorrebbero almeno 4-5 mesi per arrivare ad un altro pronunciamento del Tar con l'Ente che, nel frattempo, potrebbe avere in disponibilità dall'Arap l'ex Optimes dove, previe verifiche tecniche e i necessari lavori di adeguamento, verrebbe realizzata - nelle intenzioni - una struttura strategica territoriale nella quale far ruotare la popolazione scolastica proveniente dagli edifici oggetto di vari interventi nel corso degli anni. A partire, appunto, dal Cotugno, su cui la Regione ha appostato 6.7milioni di euro per i necessari lavori d'adeguamento.

Come anticipato stamane, sul tavolo della discussione c'era anche l'ipotesi di reperire aule all’Istituto Santa Maria degli Angeli, comunemente noto come "scuola delle Micarelli" [leggi qui]: l'edificio sito a Santa Maria di Farfa - ristrutturato con un intervento di 4 milioni di euro - poggia su isolatori anti sismici che lo rendono assolutamente sicuro; tuttavia, in un'assemblea che si è tenuta nel mese di febbraio, i genitori si erano detti contrari al rientro dei ragazzi in centro, considerato che, innanzi all'ingresso, insisteva un cantiere che, tuttavia, è stato ultimato. Non solo. Lamentavano anche il rischio che correvano gli studenti a respirare le polveri dei lavori di ricostruzione. Dunque, se gli studenti delle 'Micarelli' dovessero tornare in centro storico - il senso della proposta del Comitato, rilanciata stamane da Massimo Cialente - si liberebbe il Musp che, fino ad oggi, ha ospitato le lezioni e che potrebbe dare risposta alle esigenze del Cotugno, almeno in parte. Al contrario, se l'Istituto dovesse decidere di non tornare nella sede storica, almeno per il prossimo anno scolastico, le 16 aule disponibili - già arredate, sebbene per bambini più piccoli e, dunque, da riallestire - potrebbero ospitare alcune classi del Liceo aquilano.

Ebbene, a quanto si è potuto apprendere il sindaco Pierluigi Biondi incontrerà i responsabili dell'Istituto venerdì e se ne saprà di più; è certo, però, che l'amministrazione attiva ha già lasciato intendere che il Musp, essendo di proprietà comunale, potrebbe servire a dare risposte agli alunni degli istituti di competenza che non dovessero soddisfare i carichi verticali all'esito delle verifiche di vulnerabilità sismica. Inoltre, le 'Micarelli' che, giusto ricordarlo, sono state ristrutturate per rispondere alle esigenze di studenti delle scuole materne, elementari e medie, non sarebbero adeguate - così è filtrato da Palazzo Fibbioni - ad ospitare classi delle superiori, per una questione di spazi, allestimenti e persino di arredamento dei bagni.

Insomma, risposte ancora non ce ne sono: Provincia e Comitato Scuole Sicure si sono dati appuntamento a giovedì quando l'Ente, così è stato assicurato, comunicherà l'ubicazione delle aule del Cotugno.

 

La nota della Provincia

Si è svolta questa mattina 4 settembre, presso la sede della Provincia dell’Aquila, tra il Presidente della Provincia Angelo Caruso, il Consigliere Provinciale Vincenzo Calvisi ed il Comitato Scuole Sicure una riunione per una valutazione sulle problematiche inerenti la situazione sulla sicurezza degli edifici scolastici delle scuole del capoluogo di competenza provinciale.

Nell’incontro il Presidente Caruso ha ribadito la necessità e urgenza della sistemazione degli alunni nell’imminenza della ripresa delle attività didattiche, con tutte le difficoltà del caso, ricordando l’insediamento avvenuto appena il 20 agosto di questa amministrazione provinciale, che ha ereditato una situazione completamente irrisolta sul versante scuole, seppur nota da tempo. La soluzione immediata ad oggi per gli studenti del Cotugno non può che essere quella già prospettata, che prevede la permanenza di parte degli studenti nella sede di Via da Vinci ed altri nel polo di Via Acquasanta. I rappresentati della provincia hanno recepito da parte del Comitato Scuole Sicure un impegno anche in merito ai piani di evacuazione per le singole scuole.

Alle parti il Presidente della Provincia ha poi ribadito nell’individuazione dell’edificio ex Optimes una soluzione praticabile quale sede di rotazione dell’attività didattica, facendone un edificio strategico ad uso scuole. Inoltre il Presidente della Provincia si è impegnato ad effettuare una rapida ricognizione, con tutte le altre istituzioni, per verificare la ulteriore disponibilità di immobili pubblici fruibili da destinare agli studenti. Obiettivo di medio termine di questa amministrazione provinciale è quello di avviare la ricostruzione delle scuole di propria competenza, considerato che ad oggi nessun cantiere è partito ad 8 anni dal sisma a L’Aquila.

Questo ulteriore incontro dimostra apertura e condivisione della Provincia con tutte le parti interessate al processo per la soluzione del problema delle scuole nel capoluogo abruzzese.

Ultima modifica il Lunedì, 04 Settembre 2017 14:52

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