"La vita sospesa è la condizione che vivono i dipendenti della Concessionaria Mobilità e Parcheggi dell’Aquila".
Si legge in una nota firmata da Domenica Fontana della FILT CGIL e Angelo De Angelis della FIT CISL che sottolineano come la vicenda non sia mai stata affrontata in termini risolutivi; "una condizione che oggi però produce la disperazione dei lavoratori in arretrato di tre mensilità oltre che dei crediti fiscali derivanti dai loro obblighi di contribuenti onesti. Una condizione non più accettabile e soprattutto non compatibile con i tempi della politica che dal 2009 tiene sospesa la loro condizione. E’ necessaria una determinazione chiara, che si vada verso la riattivazione dei termini della convenzione o che si decida altro".
Riattivare i termini della convenzione significherebbe, tra l'altro, il ripristino delle strisce blu in centro storico e, così, la piena funzionalità del parcheggio del terminal e del tapis roulant. "Il tempo non è un fattore secondario", sottolineano i sindacati. "I dipendenti non hanno più la possibilità di svolgere il loro lavoro non ricevendo puntualmente il loro salario. Ne soffrono loro ovviamente, e ne soffre il servizio reso. L’attuale condizione vede tornare alla città un servizio non degno dalla gestione del Terminal Lorenzo Natali, nessuna capacità di programmarne il rilancio ed in definitiva un biglietto da visita pessimo per la città".
La condizione è ovviamente eccezionale, ma "la politica dei rinvii, oltre a danneggiare i lavoratori, non si addice a chi è delegato dai cittadini ad assumere decisioni. Di annunci ne abbiamo sentiti molti, con gli stessi i lavoratori non vivono. Non è più tempo di approfondimenti, studi e valutazioni. Abbiamo partecipato a molti tavoli e sollecitato determinazioni. E’ il tempo di decidere".