Martedì, 03 Agosto 2021 15:03

Ama, i sindacati contro Berardi: "Azienda risanata grazie ai sacrifici dei lavoratori"

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"L’amministratore unico di Ama, Giammarco Berardi, almeno fino ad oggi, ha raccontato il risanamento della società, senza citare neanche con una parola, men che meno che con un ringraziamento, i dipendenti".

Ad affermarlo, in una nota, sono le Rsa aziendali, Valerio Masciovecchio (Filt Cgil) e Venturino Di Marzio (Fit Cisl).

La nota completa

Senza stupirci dei toni trionfalistici, da parte dell’uscente amministratore unico di Ama  che certamente ritorneranno sulla cronaca locale, più modestamente riportiamo le nostre considerazioni.

Non una parola sui lavoratori, nulla. L’amministratore unico di Ama, Giammarco Berardi, almeno fino ad oggi, ha raccontato il risanamento della società, senza citare neanche con una parola, men che meno che con un ringraziamento, i dipendenti o quelli che alcuni chiamano ‘i collaboratori’, niente.   

Eppure, facendo leva sulle scelte del Comune dell’Aquila inerenti il destino della società con relative risorse, nonché sugli stanziamenti che la Regione Abruzzo ha destinato alla riorganizzazione dei servizi della città capoluogo colpita dal sisma 2009, i lavoratori e le loro rappresentanze sindacali, su indicazione unanime del consiglio comunale, con in testa il sindaco e gli assessori al ramo, si sono assunti la responsabilità di seguire la strada dell’aggiornamento della contrattazione di secondo livello.

Quella contrattazione che Berardi, invece,  nel piano di ristrutturazione, scritto a quattro mani con la allora dirigente del settore Partecipate, aveva previsto di cancellare con un colpo di spugna.

Il cammino che si è percorso è stato un altro e lo si è fatto dovendo tener conto delle spinte venute fuori dall’impostazione berardiana ma anche leggendo quanto elaborato sul costo standard che aveva dato una lettura con approfondimenti sicuramente diversi.

L’assunzione di responsabilità e l’impostazione data hanno comportato fatica, sacrifici, discussioni e divisioni tra i lavoratori che permangono purtroppo ancora oggi.

Questo il percorso dei tre anni trascorsi. Mobilitazioni, manifestazioni, pazienza e determinazione, sino al fondamentale contributo venuto dalla Prefettura dell’Aquila e dal Prefetto Torraco che in modo  decisivo hanno  aiutato le parti alla ricerca della soluzione della vertenza.

Insomma non il solo esercizio ragionieristico narrato ma tanto tanto di più, e coloro che , per parte politica, si sono preoccupati di  presidiare i luoghi della trattativa aziendale sanno bene di cosa parliamo.

Diversamente da lui, noi, Berardi, che abbiamo contrastato e del quale abbiamo invocato le dimissioni, lo ringraziamo per il lavoro svolto.

Il suo è terminato, noi abbiamo ancora tanta strada da percorrere ed attendiamo la nomina del nuovo amministratore unico, per riprendere e proseguire il confronto e ristorare i lavoratori impegnati in turni gravosi, così come stabilito negli accordi in essere.
L’utile raggiunto nell’ultimo bilancio non piove dal cielo e certamente deve essere investito per il miglioramento del  servizio e con esso delle condizioni di chi lo realizza.

Ultima modifica il Martedì, 03 Agosto 2021 15:20

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