Altro che 'fare centro'; la vita dei cittadini tornati a casa in centro storico e dei commercianti che hanno riaperto l'attività nel cuore del capoluogo non è affatto semplice.
Come non bastassero cantieri, strade interrotte, transenne, puntellamenti, scavi per i sottoservizi e interruzioni di corrente elettrica, non viene recapitata neppure la corrispondenza. Dunque, cittadini e titolari d'attività sono obbligati a ritirare la posta nel centro operativo di Centi Colella. E non pensiate vengano avvertiti d'eventuali giacenze: per evitare di dimenticare il pagamento di una bolletta, per sapere se c'è un pacco da ritirare oppure una multa da pagare, l'unica possibilità è presentarsi allo sportello.
Stando all'ordinanza 184 del 28 luglio scorso, infatti, è vietato ai postini di consegnare la posta in zona rossa.
Col provvedimento, il sindaco Pierluigi Biondi ha disposto l'aggiornamento della delimitazione dell'area interdetta che abbraccia più o meno la metà del centro storico; ebbene, "ai residenti ed ai professionisti con alloggio o studio professionale ubicati nella zona rossa è consentito l'accesso e transito solo previa debita autorizzazione rilasciata dal competente ufficio situato in Piazza S.Bernardino, attraverso percorsi indicati". Coloro che vogliano farsi autorizzare, tra l'altro, devono firmare un'autodichiarazione che solleva "il sindaco" e i dipendenti dell'amministrazione "da qualsiasi responsabilità civile e penale derivante da danni a persone o cose occorsi durante la permanenza nelle suddette aree".
Ne deriva che i postini non sono autorizzati a transitare in centro; significa non poter consegnare la corrispondenza laddove l'area è interdetta, e neppure in zone transitabili non riuscendo gli addetti al servizio a raggiungere in automobile - in molti casi - abitazioni e negozi che pure non ricadono in zona rossa. Accade, per esempio, lungo il Corso stretto: a quanto raccontano a NewsTown alcuni commercianti, stamane un postino - giunto a piedi - ha ribadito che, almeno fino al 15 ottobre, la corrispondenza non verrà consegnata. E' prevista per la metà del mese, infatti, una riunione tecnica tra Comune dell'Aquila e Poste Italiane per risolvere la vicenda. Nei giorni scorsi, in effetti, il sindaco dell'Aquila aveva spiegato che "sono stati avviati contatti per risolvere la situazione" aggiungendo di contare "d'arrivare in tempi brevi ad un accordo"; l'idea su cui si sta ragionando è di rilasciare permessi speciali. Toccherà aspettare un paio di settimane, però, per capire se la strada è effettivamente percorribile.
Tempi lunghi, troppo, e incomprensibili se è vero che i permessi vengono rilasciati quotidianamente ai mezzi delle imprese impegnate nei cantieri di ricostruzione, e se è vero, altresì, che le zone rosse vengono attraversate ogni giorno da mezzi che non hanno alcun contrassegno autorizzativo. I postini, però, non sono autorizzati e restano ai margini del centro, anche perché - a leggere l'ordinanza - si rischia la denuncia all’autorità giudiziaria per violazione dell’articolo 650 del codice penale.