"Più volte ho espresso le mie convinzioni sulla questione fondamentale della collocazione degli uffici comunali nell’Aquila ricostruita; oggi, il dibattito torna giustamente d’attualità: torno a esprimere la mia opinione che il tempo e gli eventi hanno reso se possibile ancora più salda: il bando Fare Centro è un tassello fondamentale della rinascita del cuore della nostra città, che rischia tuttavia di rivelarsi vano – le preoccupazioni espresse dai commercianti ne sono un triste avvertimento – se non si intraprendono azioni coordinate".
A dirlo è il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci che sottolinea come gli aquilani, ad oltre otto anni dal sisma, "siano ormai abituati, i più giovani a maggior ragione, a servirsi di negozi dotati di parcheggi. Conferire al centro storico attività commerciali senza concentrarsi a predisporre un piano di parcheggi rischia perciò di lasciare gli esercizi che progressivamente riapriranno senza l’ossigeno, la fisiologica utenza. E’ necessario, perciò, fare in modo che le attività commerciali che riaprono in centro possano in primo luogo essere servite da parcheggi raggiungibili, collocati a ridosso delle mura. In secondo luogo è fondamentale fare in modo che le attività possano contare su uno zoccolo duro di clienti che, ritengo, solo la collocazione degli uffici pubblici e della sede comunale nel centro storico è in grado di assicurare".
Pietrucci ribadisce la sua idea di una sede comunale diffusa, "che utilizzi gli edifici a disposizione: Palazzo Margherita, Santa Maria dei Raccomandati, Via Sassa, l’ex liceo di via Maiella. La ricostruzione di questi immobili va perciò accelerata il più possibile, e in questo senso può essere utile costituire una task force che se ne occupi a tempo pieno, come del resto della ricostruzione pubblica. Il centro storico dell’Aquila potrà quindi configurarsi come una cittadella della pubblica amministrazione, in cui a partire dal Comune anche altre importanti pubbliche amministrazioni trovino sede".
In questo senso, la decisione annunciata oggi della Provincia di tornarvi [leggi qui] "è un ulteriore stimolo e passo in avanti (meno male che sono tramontate soluzioni come quella del project financing alla Torretta perorato da Del Corvo, contro cui non ho esitato a battermi), e la disponibilità di oltre 200mila metri quadri di immobili pubblici, che sono emersi in questa quantità nell’ambito di un tavolo che ho promosso con tutti i soggetti coinvolti, rende possibile una intelligente pianificazione, che tra l’altro consentirebbe notevolissimi risparmi sugli affitti".
L’area di Collemaggio offre a sua volta opportunità, perché il maggiore spazio a disposizione e la migliore raggiungibilità in automobile lasciano immaginare per essa la destinazione di uffici comunali adibiti al rapporto con il pubblico. "Penso innanzitutto all’Urp - chiarisce Pietrucci - e agli uffici riconducibili al settore della ricostruzione. Offro all’amministrazione comunale la disponibilità mia e della Regione a una discussione franca ed esaustiva che aiuti a mettere a fuoco opportunità e soluzioni. E’ una scelta che non ammette seconde occasioni né errori, si tratta di pura strategia essenziale per la rinascita della città, da cui dipende una larga parte della qualità della vita futura per gli aquilani: per questo credo sia indispensabile anche pensare a percorsi di condivisione con la città".