Dalle notizie pubblicate oggi su NewsTown [leggi qui], "Intecs Solution spa avrebbe licenziato i dipendenti dell'Aquila per poi verificare la situazione di una parte di essi, qualora ci fosse una sorta di attenzione sulle proposte di finanziamento presentate alla Regione. Brutta cosa: dalle dichiarazioni del manager di Intecs sembrerebbe in atto una sorta di pressione e di ricatto nei confronti delle istituzioni regionali".
A dirlo è la senatrice dem Stefania Pezzopane, commentando l'articolo pubblicato stamane dalla nostra testata. "La Regione Abruzzo deve valutare a breve 3 progetti di ricerca presentati da associazioni temporanee di impresa in cui figura anche l'azienda: se passano, bene, altrimenti si proseguirà con la chiusura. E' questo il senso delle parole pronunciate dall'amministratore delegato e direttore generale di Intecs Marco Casucci, in un audio in possesso dei media? Si tratta di dichiarazioni allucinanti, perché la preoccupazione per i lavoratori è tanta e le istituzioni non sono un bancomat". I ricercatori usati come scudo umano per ottenere risorse pubbliche? "Su questa vicenda ho presentato un'interrogazione parlamentare", l'affondo.
"Le dichiarazioni dell'ad meritano un chiarimento istituzionale urgente", aggiunge Pezzopane. Che chiede al governo di convocare l’azienda "per capire le intenzioni e le ragioni della chiusura del sito aquilano e per capire come stanno operando i suoi vertici, visto che in gioco c'è il destino di oltre 60 ricercatori e di altri lavoratori e delle loro famiglie oltre che di un pezzo d'industria innovativa della regione e del Paese".
Altrettanto decisa la presa di posizione del vice presidente della Giunta regionale con delega alle attività produttive, Giovanni Lolli. "Innanzitutto, ci sono delle commissioni chiamate a valutare i progetti presentati per l'ottenimento dei fondi comunitari: non lo farò mai, ma pure dovessi provare a favorire un'azienda per evitare dei licenziamenti starei commettendo un reato". Lolli spiega ai nostri microfoni che Intecs ha partecipato al bando 'Horizon' per le regioni in transizione, "piazzandosi all'ultimo posto su 50 aziende abruzzesi: considerato che la graduatoria è stata istruita sulla base dei bilanci delle imprese, è chiaro che Intecs ha una situazione finanziaria peggiore rispetto alle altre. Inoltre, hanno partecipato a due bandi Por Fesr che sono attualmente all'esame della commissione incaricata. Abbiamo destinato 16 milioni di euro ma dovessero essere valutati positivamente anche progetti oltre la soglia prevista, siamo pronti ad appostare ulteriori somme. Attenzione, però: un'impresa che intende licenziare dei lavoratori non può ottenere il finanziamento" la stoccata del vice presidente della Giunta regionale; una precisazione che chiarisce ulteriormente la vicenda: infatti Intecs - ottenesse le risorse - sembrerebbe orientata a tenere a lavoro soltanto le unità che verrebbero interessate dai progetti. "Per i bandi di ricerca, è previsto almeno il consolidamento del personale impiegato".
Dunque, Lolli prova a guardare oltre: "Stiamo parlando di un laboratorio di elevatissime professionalità, sarebbe uno spreco pensare di disperderle. Per questo, sto lavorando nell'ambito di diverse iniziative affinché i ricercatori vengano presi nella dovuta considerazione; in particolare, per ciò che attiene alla 'Space Economy' che vede protagonista Thales Alenia. E comunque, c'è già un accordo sindacale che preve il reimpiego di queste professionalità - a parità di profili richiesti, ovviamente - per le nuove imprese che dovessero insediarsi nel comprensorio con risorse stanziate dalla Regione".