La Giunta regionale ha approvato la realizzazione dei Poli per l’infanzia innovativi.
Le risorse saranno utilizzate per il triennio 2018-2020 per il potenziamento del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita fino ai sei anni. Per l’Abruzzo, il Ministero della Pubblica Istruzione ha stanziato 3.597.824,45 di euro. La Regione dovrà selezionare, entro il 21 novembre 2017, da uno a tre progetti sul proprio territorio, in accordo con l’Ufficio Scolastico regionale e, previo parere dell’Anci, trasmetterli dopo 60 giorni al Miur.
"Sul modello ideato per le Scuole Innovative - spiega l'assessore regionale ai Lavori pubblici Donato Di Matteo -, i Comuni dovranno farci pervenire le domande con i progetti entro il 21 novembre, ne verranno scelti al massimo tre, che saranno comunicati al Ministero, il quale bandirà un concorso di idee. Gli Enti locali proprietari delle aree oggetto d'intervento potranno affidare i successivi livelli di progettazione ai vincitori del concorso. Con la realizzazione dei poli innovativi per l'infanzia diamo seguito agli obiettivi per scuole sicure e all’avanguardia sul territorio regionale, concretizzando la costruzione di un sistema di istruzione ed educazione di qualità. Un progetto per sostenere le famiglie, con il fine di garantire ai bambine e alle bambine pari opportunità di educazione, istruzione, cura, relazione e gioco, superando disuguaglianza e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali, nonché di conciliazione tra tempi di vita, di cura e di lavoro dei genitori, della promozione della qualità dell'offerta educativa e della continuità tra i vari servizi educativi e scolastici e la partecipazione delle famiglie".
I Poli per l'infanzia sono pensati per potenziare la ricettività dei servizi e sostenere la continuità del percorso educativo e scolastico di tutti i bambini. In un unico plesso o in edifici vicini, sorgeranno, grazie alle risorse ripartite, più strutture di educazione e di istruzione per bambini fino ai sei anni, per offrire esperienze progettate nel quadro di uno stesso percorso educativo, in considerazione dell'età. La distribuzione di risorse è stata effettuata sulla base della popolazione scolastica 0-6, secondo dati Istat, e sul numero di edifici già presenti con riferimento alla fascia di età 3-6 anni. L'obiettivo è favorire la realizzazione di nuovi Poli in quelle aree in cui è maggiore la domanda e poche sono le strutture disponibili.