Rimborso del ticket dei parcheggi a pagamento a chi farà spese in centro.
E' la proposta che i commercianti aquilani hanno presentato all'amministrazione comunale - nel corso di un incontro avuto con il sindaco Pierluigi Biondi e con alcuni assessori - come possibile misura da attuare per riportare i cittadini a vivere di più e a fare acquisti in centro, malgrado i disagi dovuti alla presenza dei cantieri e alla cronica mancanza di posti auto.
L'idea nasce infatti da una constatazione: molti aquilani vorrebbero frequentare di più il centro, anche negli orari diurni, ma a scoraggiarli è soprattutto la difficoltà a trovare parcheggio.
"La nostra proposta" spiega Roberto Grillo "è questa: chiediamo di ripristinare le strisce blu in tutte le zone dove è possibile farlo, mettendo tariffe orarie non superiori a 50 centesimi. Noi commercianti ci impegnamo, in cambio, a rimborsare i ticket ai clienti che faranno una spesa minima, il cui ammontare sarà da concordare".
I commercianti sono consapevoli che si tratterebbe solo di un piccolo incentivo. L'unico modo per risolvere il problema sarebbe quello di aumentare il numero di parcheggi attualmente disponibili. Su questo punto, però, il sindaco ha già messo le mani avanti. "Dire che non ci sono parcheggi" afferma ancora Grillo, titolare di un'attività su corso Vittorio Emanuele "è un cane che si morde la coda: i parcheggi li deve fare il comune, non li possono fare i commercianti".
"Valuteremo la fattibilità della proposta" dichiara Alessandro Piccinini, assessore con delega alle Attività produttive "ci sono difficoltà oggettive da tenere in considerazione. Alcune aree, ad esempio, sarebbero interdette in quanto rientranti ancora nella zona rossa. Abbiamo molto apprezzato, però, l'atteggiamento propositivo e collaborativo dei commercianti. Era importante capire le loro esigenze e le loro proposte, le valuteremo tenendo presenti anche le linee programmatiche dell'amministrazione".
I commercianti hanno chiesto anche di valutare la possibilità di regolamentare i parcheggi delle auto private degli operai impegnati nei cantieri, che spesso riempiono tutti gli slot disponibili, e di aumentare il numero di corse degli autobus che collegano i quartieri periferici, soprattutto i vari insediamenti del Progetto Case, con il centro.
"Più di tutto, però" afferma sempre Roberto Grillo "ci preme capire qual è la visione del centro che ha questa amministrazione. Abbiamo sentito dei progetti e delle idee in campagna elettorale ma erano bozze non molto chiare mentre noi vorremmo conoscere cosa accadrà nel breve, medio e lungo termine. Artigiani e commercianti possono calibrare i propri investimenti solo se c'è chiarezza. Chi è tornato in centro lo ha fatto, finora, per scelta personale ma oggi non c'è più posto per il cuore e la speranza, serve programmazione. Vogliamo sapere se il sindaco ha intenzione o no di riportare qui gli uffici. Sentiamo parlare di una città della cultura. Bene, ma come e in che tempi? Poiché siamo in una sitazione emergenziale e in otto anni la città è cambiata completamente, riteniamo che sia necessario fare azioni di forza che possano riavvicinare le persone al centro altrimenti non c'è più un'appetibilità. Quaranta attività commerciali che hanno riaperto sono troppo poche per un centro così grande e del resto non si può pensare di riattivare il centro solo con il commercio".