Pensare che sia proprio la neve ad impedire la riapertura anticipata della stagione sciistica sul Gran Sasso è davvero un paradosso. Eppure potrebbe finire così. Se le abbondanti nevicate di queste ore avevano acceso le speranze degli sciatori per una apertura degli impianti in anticipo rispetto alla tradizionale data dell'8 dicembre, dal Ctgs arrivano ben altre notizie. Il collaudo della funivia di Fonte Cerreto infatti, fissato per questa mattina, è slittato. Si tenterà di effettuarlo in settimana. Tempo permettendo, ovviamente. Altrimenti sarà tutto nuovamente da rimandare, causa neve. Un vero controsenso.
“In altre stazioni sciistiche, dove le emergenze si riescono a gestire con più flessibilità, si può lavorare in maniera più tranquilla e magari anche programmare in poco tempo l'anticipo della stagione”, ha sottolineato il presidente del Ctgs, Umberto Beomonte Zobel, in una intervista rilasciata al quotidiano Il Centro. Intervista in cui non nasconde le preoccupazioni per il futuro della nostra montagna.
Se il tempo lo permetterà, si potrebbe pensare ad una riapertura degli impianti per l’inizio del mese prossimo. Non è detto, però. Dopo il pasticcio dell’anno scorso, con il mancato collaudo della seggiovia Fontari per inadempienze negli adeguamenti richiesti dalla legge che costrinsero ad un’apertura molto in ritardo rispetto ai tempi previsti, i problemi non sembrano affatto risolti. Nonostante il sindaco Cialente, in agosto, in un’intervista a NewsTown, si fosse mostrato più che sicuro sui tempi di apertura: “Quest’anno - disse - si apre tranquillamente con i primi fiocchi di neve”.
E invece, restano gli intricati nodi da sciogliere intorno al destino del Centro Turistico del Gran Sasso che non fanno altro che rallentare le operazioni di collaudo previste per la riapertura degli impianti. A partire dall’operazione di privatizzazione dell’azienda. Ad ottobre il primo cittadino, dopo l’ultimo incontro con Trigilia, aveva annunciato l’ingresso di Invitalia nella gestione del Ctgs con l'affitto di un ramo d’azienda. Un impegno che, sempre a detta del Sindaco, si sarebbe dovuto formalizzare entro novembre. Il presidente del Centro Turistico Umberto Beomonte Zobel, però, ha spiegato che “ad oggi non sono stati fatti passi avanti significativi”.
Nemmeno dei 15 milioni di fondi Cipe, necessari al rilancio del Centro turistico, si hanno notizie, dal momento che il ripiano del debito da parte del Comune è ancora questione aperta. Il Ctgs potrebbe essere una delle maggiori risorse del nostro territorio, al contrario il suo futuro è oggi più che mai incerto.
Speriamo almeno che quest’anno la stagione prenda avvio, se non in anticipo, almeno nei tempi stabiliti.