Il Comune dell'Aquila, con determina numero 2514 del 22 giugno scorso, ha deciso di revocare all'ingegner Enzo Siviero "l'incarico per il collaudo tecnico-amministrativo, statico e in corso d'opera e di presidente della commissione di collaudo dei lavori di demolizione e di ricostruzione del ponte di Belvedere", un affidamento da 53mila euro oltre gli oneri di legge
Il motivo è presto detto: a seguito del riesame della documentazione di gara dell'appalto integrato avente ad oggetto l'elaborazione della progettazione esecutiva e la realizzazione delle opere di sostituzione del ponte, è risultato che Siviero "ha partecipato alla suddetta procedura di gara come mandante insieme al Consorzio Stabile Rennova, sebbene dall’esame del DGUE non risulti dichiarato tale conflitto di interessi".
Dato che l’art.102 del D.Lgs. n.50/2016, al comma 7 lett. d bis, prevede che "non possono essere affidati incarichi di collaudo e di verifica di conformità: (…) d-bis) a coloro che hanno partecipato alla procedura di gara", il Comune ha avviato il procedimento di revoca dell’incarico a Siviero; l'ingegnere ha presentato una memoria che, tuttavia, non risolve le cause di inconferibilità rilevate.
Di qui, la revoca causa "conflitto di interessi"; bisognerà attendere un provvedimento successivo per conoscere il nome del nuovo collaudatore a cui saranno affidati i lavori.
Ora, va sottolineato che a leggere il provvedimento, datato come detto 22 giugno [qui], si evince come risulti tuttora in corso la redazione della progettazione esecutiva dell’opera: la commissione di collaudo non ha ancora avviato le attività di competenza. Eppure, il progetto esecutivo era stato presentato con una 'scintillante' iniziativa all'Auditorium del Parco il 27 maggio scorso, in piena campagna elettorale.
Si presume sia sbagliato l'atto, o almeno lo speriamo.