Mercoledì, 13 Novembre 2013 10:40

Emergenza maltempo in Abruzzo: evacuati in migliaia, danni per milioni

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E' scattato nella notte l'ordine di evacuazione a Montesilvano e Citta' Sant'Angelo, nel pescarese, per via della tracimazione del fiume Saline che ha interessato entrambi i comuni. A Montesilvano, dove l'ordine di evacuazione ha riguardato circa trenta famiglie, l'acqua ha raggiunto via Lungofiume, fino a via Cavallotti. A Citta' Sant'Angelo l'allarme e' scattato in via delle Gualtiere, portando alla chiusura del ponte Europa. L'ordine di evacuazione ha riguardato circa 700 nuclei familiari. E' stato disposto che si spostassero in auto nel parcheggio del centro commerciale Iper per poi essere trasportate in pullman e sistemate nel palazzetto dello sport di Citta' Sant'Angelo.

Ora la situazione critica e' rientrata, anche se l'ordine di evacuazione permane. Tra le situazioni registrate nella notte la fuga di cavalli e l'allagamento del campo di giostrai di via Cavallotti, dove sono intervenuti i mezzi dei vigili del fuoco. A lavoro, oltre al personale dei comuni, anche i carabinieri della compagnia di Montesilvano. Numerosi anche gli interventi della Protezione Civile Regionale soprattutto nelle province di Teramo e Pescara, dove è stato attivato il Centro Coordinamento Soccorsi (C.C.S.), mentre per i rimanenti Comuni interessati dall'emergenza maltempo, i  Centri Operativi Comunali (C.O.C.) hanno svolto l'indispensabile azione di supporto.

Pescara. La città di Pescara, nella tarda serata di ieri, è stata flagellata da un nubifragio violentissimo. Il responsabile del Centro funzionale del dipartimento della Protezione civile regionale, Antonio Iovino, ha allertato circa la continua crescita dei livelli dei fiumi, Pescara compreso, sollecitando l'attivazione del monitoraggio continuo. "Nel corso della giornata di ieri sono stati eseguiti centinaia di interventi per ridurre quanto piu' possibile i disagi determinati dal nubifragio, ma e' evidente che siamo di fronte a una calamita' - ha sottolineato il sindaco Albore Mascia -. Consideriamo che, secondo fonti aeroportuali, nelle ultime 19 ore sono caduti su Pescara 114 millimetri di pioggia, ossia 114 litri d'acqua per ogni metro quadrato; 75millimetri d'acqua, ossia 75 litri a metro quadrato, solo nelle ultime 12 ore. Questo ci fornisce un quadro esatto della situazione che abbiamo e stiamo ancora vivendo, situazione d'emergenza che purtroppo non e' conclusa". Stamane le scuole di ogni ordine e grado della citta' resteranno chiuse. Una decisione condivisa anche dal comune di Montesilvano. Il comune di Pescara, intanto, ha deciso di chiedere alla Regione il riconoscimento dello stato di calamita' naturale. La decisione e' stata presa nel corso di una riunione e nelle prossime ore si procedera' alla formalizzazione della richiesta. Dal Comune si apprende anche che oggi e domani la riserva naturale dannunziana rimarra' chiusa. Intanto, prendendo atto dell'ultimo bollettino meteo, il sindaco Mascia ha deciso che a Pescara le scuole riapriranno domani.

La costa dei trabocchi. Un trabocco tra San Vito e Ortona e' crollato per il maltempo e le mareggiate delle ultime ore. Il trabocco di cui rimangono solo due pali che affiorano dall'acqua era chiamato "della Mucchiola". L'antica macchina da pesca che caratterizza la costa abruzzese compresa tra Ortona e San Salvo fino a darle il nome, Costa dei Trabocchi appunto, perde dunque un esemplare cui gli abitanti di San Vito, ma non solo, erano molto affezionati. Un altro trabocco che sta cedendo alla forza delle mareggiate e all'assenza di manutenzione e' quello di Punta Turchino, l'unico di proprieta' di un ente pubblico, nello specifico del Comune di San Vito Chietino. Si tratta del trabocco reso celebre dalla descrizione che ne fece Gabriele d'Annunzio nel libro terzo del Trionfo della Morte: "proteso dagli scogli, simile ad un mostro in agguato, con i suoi cento arti, il trabocco aveva un aspetto formidabile...", scrisse il Vate a proposito di quel trabocco costruito intorno alla meta' del 1800. Lo scorso 21 maggio la Regione Abruzzo ha destinato 40mila euro al restauro del trabocco dannunziano, ma la somma non e' stata ancora erogata.

La provincia di Teramo. Situazione difficile anche in provincia di Teramo dove continua a piovere. La piena ha fatto tracimare in diversi punti i fiumi Salinello e Tronto nel versante nord, mentre a sud e' il Vomano a far paura. I vigili del fuoco sono alle prese con alberi caduti e nuovi smottamenti. Particolarmente colpita e' la rete viaria provinciale a causa di fenomeni gravitativi e smottamenti che ne hanno determinato, in molti casi, la chiusura al traffico; chiusi inoltre, il tratto della Ss 81 "Picena Aprutina" da Cellino Attanasio a Montefino e la Ss 80 Raccordo- rampa uscita Bellante direzione mare. Chiusi dalla Provincia, a scopo precauzionale, il ponte di Castelnuovo sulla Sp 150 e quello di Fontanelle di Atri, cosi' come la Sp 28 sul Calvano, a Pineto, nell'area interessata dai lavori di messa in sicurezza del torrente. Il crollo di massi dalle scarpate stradali e frane di notevoli dimensioni, hanno causato l'isolamento del comune di Pietracamela (con le frazioni Intermesoli e Prati di Tivo) e di Castelli, dove operano squadre della Provincia. Esondato il fiume Salinello, straripato in piu' punti della Sp 8 direzione Sant'Omero, il torrente Goscio, in alcuni tratti della Sp 17 di Floriano di Campli ed il torrente Piomba a Villa Bozza. La situazione piu' grave sul Gran Sasso: isolati i centri abitati di Pietracamela, Intermesoli e Prati di Tivo dove e' intervenuta anche la Protezione civile. Piu' a valle, sono stati riaperti i ponti sulla Sp 553 a Castelnuovo e Fontanelle. Lungo le strade di competenza provinciale si sono generati crateri e pozzanghere che rallentano il traffico.

La Provincia di Chieti. La provincia di Chieti e' allertata e impegnata da questa mattina nel monitoraggio della situazione derivante dai continui e violenti rovesci che imperversano sull'intero territorio provinciale. Si registrano diversi disagi e tuttora gli uffici del Settore Viabilita' stanno ricevendo numerose segnalazioni da parte di cittadini e istituzioni. In particolare l'ente segnala che e' stato necessario adottare un provvedimento di chiusura di un tratto di strada per smottamenti sulla SP 39 Tollo - Arielli, localita' Ponte di Arielli, nel centro abitato. Gli operai sono impegnati assiduamente per sgomberare numerose altre strade da detriti e fango. Il presidente della Provincia Enrico Di Giuseppantonio e il vicepresidente nonche' assessore alla Viabilita' Antonio Tavani sono in costante contatto con gli uffici dell'Ente per seguire direttamente tutti gli aggiornamenti. Considerata l'eccezionale avversita' delle condizioni meteorologiche e in vista di eventuali peggioramenti, in via preventiva - fa sapere la Provincia di Chieti - e' stata inviata una comunicazione a Regione e Protezione Civile con una mappatura delle criticita' con riserva di ulteriori aggiornamenti. L'ente rivolge infine un appello a tutti i cittadini per una maggiore prudenza sulle strade e a segnalare tempestivamente eventuali situazioni di disagio alle Forze dell'Ordine".

Tollo. A seguito degli episodi legati al maltempo anche il Comune di Tollo ha chiesto lo stato di emergenza. Lo afferma in una nota lo stesso Comune. Lunedì il paese e' stato investito da una tromba d'aria, che ha interessato soprattutto la zona nord-est. La furia del maltempo e' fortunatamente durata solo una mezz'ora, ma tanto e' bastato per provocare danni a tetti, alberi e pubblica illuminazione. Per questo motivo, la giunta tollese, che si e' riunita ieri, ha deciso di approvare una delibera con la quale fa richiesta a Regione e Governo dello stato di emergenza. "Un atto dovuto - spiega il sindaco Angelo Radica - al quale fara' seguito anche un incontro, in programma per il prossimo lunedì, durante il quale raccoglieremo tutte le segnalazioni a riguardo. Siamo fiduciosi, anche se non ci facciamo illusioni vista la condizione di gravita' nella quale, a causa del maltempo, versano numerosi territori comunali".

Coldiretti, danni per milioni di euro. Il maltempo, con le conseguenti esondazioni dei fiumi e la frana dei terreni, sta mettendo a dura prova l'agricoltura. La situazione e' gravissima e chiama in causa tutte le provincie con particolare riferimento a Teramo e Pescara, dove in 48 ore e' caduta pioggia al di sopra della quantita' che solitamente cade in tutto il mese di novembre. Nelle campagne - secondo Coldiretti Abruzzo - si contano danni per diversi milioni di euro, dovuti alle frane dei terreni e all'allagamento dei campi appena seminati. L'allarme e' maggiormente avvertito nelle zone di pianura con le colture orticole in atto che stanno marcendo sotto l'acqua e con ingenti danni ai seminativi che, a causa dei terreni corrosi, dovranno essere riseminati. Le infiltrazioni di acqua stanno inoltre minando la stabilita' del terreno con i conseguenti continui smottamenti. La mappa dei danni non e' ancora completa e cambia ora dopo ora. Ci sono situazioni preoccupanti in provincia di Pescara: si pensi alla diga di Penne (che potrebbe venire aperta in caso di superamento del limite consentito) e al fiume Fino, che e' esondato danneggiando le colture circostanti. Anche nella provincia di Teramo la situazione e' allarmante e registra frane, smottamenti e inondazioni con danni alle colture (orticole e seminativi con particolare riferimento ai cereali). Particolarmente preoccupante la condizione della Val Vibrata: i torrenti Salinello, Vibrata e Tordino sono esondati gia' in diversi punti con relativo blocco di strade e ponti. Anche il fiume Tronto, al confine tra Marche e Abruzzo, e' straripato causando la chiusura di alcuni accessi stradali con particolare riferimento alla Teramo-Mare, che conduce dall'Adriatico all'A24. La Coldiretti Abruzzo esprime in una nota "grande preoccupazione per la situazione di gravissima emergenza, frutto purtroppo - dice - dell'annosa incapacita' di provvedere ad una programmazione serie e mirata da parte di tutti i soggetti interessati". L'Associazione si appella a tutte le istituzioni "per un intervento immediato di ripristino degli argini dei fiumi che riesca a tamponare, seppur parzialmente, la situazione". "Questa ultima emergenza conferma, come piu' volte abbiamo ribadito, che e' inevitabile e non ulteriormente rinviabile l'apertura di un serio confronto sulla gestione del territorio con precisi impegni, risorse e azioni da parte di tutti i soggetti coinvolti", sottolinea la Coldiretti Abruzzo. "E' arrivato il momento, e i fatti lo dimostrano, di passare dalla gestione dell'emergenza alla prevenzione, in modo da evitare anche inutili e ulteriori dispendi di risorse economiche che potrebbero essere diversamente finalizzati".

Ultima modifica il Mercoledì, 13 Novembre 2013 19:57

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