"E insomma, mica deve arrivare a Rigopiano? Perché se dobbiamo liberare la Spa, al limite ci andiamo a fare pure il bagno".
Queste le parole pronunciate al telefono dal dipendente dell’Anas Carmine Ricca, alle 15:35 del 18 gennaio 2017, poco più di un’ora prima che una valanga travolgesse l’Hotel Rigopiano di Farindola.
Ricca è a colloquio con il responsabile del settore viabilità della Provincia, Paolo D’Incecco, che ride della battuta del suo interlocutore. Anche Ricca, si legge nell’informativa della squadra Mobile di Pescara inviata alla procura pescarese, ride e aggiunge: "Cioè, ho capito che dobbiamo arrivare fin lì, però insomma è una bella tirata, lo sai meglio di me".
I due stanno parlando della possibilità di distaccare una turbina, che ritengono stia operando nel circondario di Penne e, incidentalmente, fanno dei riferimenti alla situazione dell’Hotel Rigopiano. D’Incecco chiede: "Quanto tempo... oggi pomeriggio non si può fare niente?"; Ricca risponde che "mo’, penso... oggi... la Madonna che c’è qua... eh... mo’ penso no". D’Incecco a quel punto chiede se l'intervento si potrà programmare per la mattina seguente e il dipendente dell’Anas conferma che "sì, almeno domattina, anche perché quello con la turbina fino a mo’ ha faticato...".
Pezzopane: "Frasi raccapriccianti, prevenire quel caos nei soccorsi"
"Sulla tragedia dell'hotel Rigopiano la magistratura farà luce con le inchieste in corso, che appureranno la catena degli eventi e delle responsabilità. Le intercettazioni diffuse in questi giorni fanno raccapricciare, ma oltre a suscitare giusta emotività ci devono far riflettere".
Così la senatrice Stefania Pezzopane. "In quelle ore in cui l'Abruzzo era in emergenza per il mix mortale di maltempo e terremoto, si è anche verificato il caos nei soccorsi", aggiunge. "Per questo ho presentato un'interrogazione parlamentare per chiedere al governo di approfondire le responsabilità politico-amministrative e per siglare un protocollo di coordinamento per intensificare l'attività di prevenzione e di pronto intervento in caso di gravi emergenze".
Al di là delle responsabilità penali che appunto verranno accertate - prosegue Pezzopane, che nell'interrogazione ricostruisce gli eventi e le notizie - "il dramma di Rigopiano appare come una concatenazione di negligenza, carenza di mezzi, sottovalutazione, incapacità organizzativa. Anche le intercettazioni che non avranno rilievo penale devono avere un rilievo politico. Chi è responsabile pagherà di fronte alla giustizia, ma dobbiamo anche metterci in condizioni di evitare un altro Rigopiano".