Alle 16:49, il momento esatto in cui cinque anni fa la valanga di neve ha travolto l’albergo di Rigopiano, 29 palloncini con i nomi delle vittime sono stati liberati in cielo al termine della messa in ricordo.
Il silenzio suonato con la tromba all’ingresso dell’Hotel ha dato inizio alla cerimonia celebrata a pochi passi dalle rovine sotto alle quali hanno perso la vita 29 dei 40 tra dipendenti e ospiti dell’albergo a Farindola; i nomi di chi se ne è andato aspettando i soccorsi sono stati pronunciati e scanditi al ritmo di una campanella che ha accompagnato i passi dei familiari con una rosa bianca fin dove si trovano ancora macerie.
Poco più su una pista bianca tra il bosco, battuta dalla valanga che cinque anni fa si portò via tutto, alberi, albergo, vite.
Occhi velati di lacrime e tanto dolore ad accompagnare il ricordo di chi non c’è più: i familiari delle 29 vittime anche in occasione del quinto anniversario si sono ritrovati sul luogo del disastro per commemorare i propri cari. Tra loro Federica Di Pietro, figlia di Barbara e Piero, con in braccio il suo bimbo di 13 mesi, “il primo nipotino che non hanno potuto conoscere” ha sussurrato all’Adnkronos.
Presenti alla cerimonia il governatore abruzzese, Marco Marsilio, il presidente del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, il prefetto di Pescara, Giancarlo Di Vincenzo, e il questore, Luigi Liguori. “Quella di Rigopiano è stata una tragedia che segnato profondamente non solo la storia della nostra regione ma anche del nostro Paese e del mondo intero per le dimensioni che ha assunto e per la sua tragicità”, le parole di Marsilio.
“L’auspicio – ha aggiunto - è che ora la giustizia sia celere e che, entro quest’anno, si definisca almeno il primo grado di giudizio legato a questa terribile vicenda. Quella del 18 gennaio 2017 – ha ricordato il Presidente – resta una giornata impossibile da dimenticare nella sua drammaticità. Una tragedia unica nel suo genere che, purtroppo, deve ancora vedere definita la catena delle responsabilità”.
Riguardo, poi, alla realizzazione del giardino della memoria per ricordare le vittime di Rigopiano, Marsilio ha confermato che “non c’è alcun ostacolo particolare. Attendiamo solo che i promotori producano la documentazione richiesta. A tal proposito, - ha aggiunto - ho sollecitato anche l’amministrazione comunale di Farindola. Non appena questa documentazione verrà perfezionata, la Regione fornirà il parere richiesto”.