Poco dopo le 13, un uomo, cardiopatico - a quanto si apprende, gravemente malato - è stato colto da malore all'interno di un ascensore dell'ospedale San Salvatore dell'Aquila rimasto bloccato. Malgrado i tentativi di rianimarlo compiuti dal medico che era con lui, l'uomo è deceduto.
All'apertura delle porte, il personale accorso non ha potuto far altro che constatarne il decesso.
Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco, chiamati d'emergenza per sbloccare l'ascensore.
Il manager della Asl, Rinaldo Tordera, esclude che la morte del paziente sia collegata con il guasto occorso all'ascensore.
“L’arresto momentaneo dell’ascensore, durante il trasporto al servizio di Emodimanica, è del tutto estraneo al decesso poiché il paziente, dopo essere stato rianimato pochi minuti prima a Cardiologia, era già in condizioni gravissime” precisa Tordera.
“L’uomo”, dichiara Tordera, “già ricoverato in passato per una grave vasculopatia , questa mattina ha avuto un grave malore nell’ambulatorio di cardiologia. Le sue condizioni sono apparse subito estremamente serie e i medici lo hanno trasferito immediatamente nel reparto di cardiologia”.
“Successivamente, come ulteriore tentativo di fronteggiare il gravissimo malore”, aggiunge Tordera, “il paziente è stato trasportato d’urgenza in ascensore al servizio Emodinamica. Nel trasferimento l’elevatore si è bloccato ma i tecnici, immediatamente intervenuti, l’hanno fatto ripartire . A Emodinamica gli operatori sanitari hanno effettuato una coronarografia che ha dimostrato una trombosi acuta dei principali vasi coronarici. Inutili purtroppo sono stati i tentativi di rianimare l’uomo sia nel reparto di cardiologia sia durante il trasferimento a emodinamica".
"Come si evince da questa ricostruzione”, conclude Tordera, “il blocco momentaneo dell’ascensore non ha avuto alcun ruolo nel decesso dell’uomo che purtroppo è dipeso esclusivamente dalle condizioni gravissime già al suo arrivo in ospedale”