Mercoledì, 20 Dicembre 2017 22:33

Ctgs: parere negativo anticorruzione su nomina di de Nardis. E sui Sic...

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Si riunisce stamane la quinta Commissione consiliare, Controllo e Garanzia, presieduta dal consigliere Americo Di Benedetto; all'ordine del giorno della seduta, la segnalazione all'Autorità anticorruzione del decreto sindacale numero 243 del 12 ottobre 2017, ai fini delle relative determinazioni. Si tratta del decreto di nomina del dirigente Domenico de Nardis a commissario del Centro turistico Gran Sasso. Della vicenda, la Commissione Garanzia si era già occupata: a fine ottobre, il sindaco Pierluigi Biondi non potè che riconoscere la 'forzatura' della nomina, pur ribadendo che l'unica alternativa possibile era la messa in liquidazione della partecipata.

L'avvocato de Nardis chiarì che, dal punto di vista civilistico, le attività poste in essere da chi non è "reale rappresentante giuridico" di una società - il dirigente comunale che non potrebbe assumere l'incarico di amministratore unico stando all'articolo 11 comma 8 del D. Lgs 175/2016 (il testo unico in materia di società di partecipazione pubblica) - potevano essere sconfessate soltanto dal 'falso rappresentato', il Comune dell'Aquila in questo caso. Non solo. Venne spiegato che la situazione di predicata incompatibilità - l'amministratore unico è dipendente dell'amministrazione politica controllante - avrebbe comportato che la funzione potesse essere assunta dal dirigente de Nardis ma non conservata in caso di contestazione che - venne ribadito - avrebbe imposto la decadenza dall'uno o dall'altra carica.

Ebbene, quasi due mesi dopo, sul tavolo della Commissione è finito il parere negativo nel merito della nomina espresso dal dirigente Fabrizio Giannangeli, in qualità di autorità anticorruzione del Comune dell'Aquila; ed è un parere che pesa come un macigno sull'amministrazione comunale e che apre scenari, al momento, difficili da definire.

Se ne parlerà in Commissione, dunque.

La nomina di de Nardis al vertice del Ctgs, seppure pro tempore, s'intreccia con un'altra vicenda destinata a far discutere. Nei giorni scorsi, i sindacati avevano sottolineato come il Centro turistico avesse bisogno di "un amministratore a tempo pieno", denunciando "ritardi nei pagamenti degli stipendi dei dipendenti, mancanza di una visione strategica e di un progetto di rilancio aziendale, zero prospettive per il futuro".

Ebbene, piuttosto piccato il sindaco Biondi aveva replicato che l'amministrazione stava lavorando "per rilanciare, e non solamente salvare, la montagna e il Ctgs con azioni concrete, a partire dalla revisione del Sic". In tal senso, l'amministrazione d'uso civico di Assergi avrebbe commissionato uno studio, affindandolo ad un ufficio di Roma. La 'bussola' è rappresentata dai quesiti referendari che l'associazione 'Progetto Montagna' aveva presentato alla città, raccogliendo centinaia di firme: in sostanza, si vorrebbe tirare fuori dal Sic la zona di Monte Cristo, laddove il piano d'area prevede la realizzazione d'impianti di risalita; inoltre, l'intenzione sarebbe di riperimetrare i confini del Parco nazionale del Gran Sasso, escludendo la zona del Vasto, il Chiarino e Macchia grande.

A quanto si apprende, il primo cittadino sarebbe pronto a portare la proposta in Consiglio comunale, appena definita; tuttavia, l'iniziativa dell'uso civico di Assergi avrebbe creato più di un malumore in seno agli uffici comunali, considerato che ci sarebbero le competenze interne per procedere alla revisione del Sic e alla riperimentrazione del Parco. Non solo. Ci sarebbero dei dubbi sulla legittimità dell'atto, se è vero che la proposta riguarderebbe territori fuori dai confini dell'amministrazione separata, compreso Pizzo Camarda, ad esempio, territorio del Comune dell'Aquila; inoltre, sono in molti a storcere il naso rispetto alla presunta competenza dell'uso civico che, in realtà, dovrebbe occuparsi della gestione dei terreni agro-silvo pastorali.

Sta di fatto che l'uso civico di Arischia sarebbe d'accordo e, in effetti, stante così le cose si aprirebbe pure un mezzo caso politico, se è vero che Elia Serpetti, presidente dell'Amministrazione separata, è consigliere comunale di centrosinistra, eletto con 'Il Passo Possibile', la lista del candidato sindaco Americo Di Benedetto che, in campagna elettorale, aveva assunto una posizione di contrarietà a qualsiasi ipotesi di revisione del Sic e riperimentrazione del Parco.

Staremo a vedere. Certo è che l'eventuale iter si preannuncia lungo e irto d'ostacoli: pure se il Consiglio comunale dovesse approvare l'ipotesi avanzata dall'amministrazione separata di Assergi, per ciò che attiene al Sic dovrebbero esprimersi la Regione, il Parlamento e, dunque, la Comunità Europea; per una eventuale riperimetrazione del Parco Gran Sasso, invece, ci vorrebbe un decreto ad hoc del Presidente della Repubblica.

Ultima modifica il Giovedì, 21 Dicembre 2017 09:34

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