Martedì, 02 Gennaio 2018 10:47

L'Aquila piange Lea Mattarella: insegnò all'Accademia di Belle Arti

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Sapeva di essere malata da tempo, ma questo non le ha impedito di occuparsi, fino alla fine, della sua grandissima passione: l’arte.

Lea Mattarella, critica e collaboratrice storica di la Repubblica, e prima ancora della Stampa, si è spenta ieri all’età di 54 anni.

Lunghissima la sua carriera come docente dell’Accademia delle Belle Arti, che l’ha portata in tutte le principali città italiane, e tra le altre anche a L'Aquila.

Il suo sguardo a tutto tondo sull’arte si era soffermato con particolare attenzione sull’universo femminile. Era stata curatrice, in occasione delle celebrazioni per il 150° anniversario dell'Unità d'Italia, dell’esposizione ‘Le donne che hanno fatto l’Italia’ al Vittoriano, nella quale avevano trovato spazio i premi Nobel Grazia Deledda e Rita Levi Montalcini, ma anche Luisa Spagnoli che inventò il bacio Perugina, Ernestina Paper, prima laureata in medicina dell'Italia unita, e Alfonsina Strada, che nel 1926 corse con gli uomini il Giro d'Italia.

Aveva ancora tanti progetti, che la consapevolezza del male non avevano fermato: libri, mostre e recensioni che non voleva lasciare chiusi in un cassetto.

L’ultimo saluto a Lea Mattarella è fissato per domani, mercoledì 3 gennaio, a mezzogiorno, nella Chiesa degli Artisti di Roma, città nella quale aveva scelto di vivere, con il compagno Giangiotto Borrelli, storico dell’arte, e l’amata figlia Ottavia.

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