Giovedì, 21 Novembre 2013 17:11

De Fanis resta ai domiciliari. Lo ha deciso il gip del Tribunale di Pescara

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Niente libertà per l'ex assessore regionale alla cultura Luigi De Fanis, arrestato lo scorso 12 novembre nell'ambito dell'operazione "Il Vate". Il gip del Tribunale di Pescara Maria Carla Sacco ha infatti respinto l'istanza di revoca degli arresti domiciliari a carico dell'ex amministratore.

"Il pericolo di inquinamento probatorio e' allo stato attuale e perdurante", si legge nelle motivazioni. Nell'ordinanza di rigetto della richiesta di revoca degli arresti domiciliari il gip ha ritenuto che "le argomentazioni difensive non inficiano in alcun modo il grave quadro indiziario e cautelare già positivamente valutato nell'ordinanza di custodia cautelare". Il giudice, inoltre, considera il fatto che le indagini sono ancora in corso e che gli esiti delle perquisizioni effettuate necessitano di riscontri. Il gip prende anche in considerazione che l'ex assessore si è avvalso della facoltà di non rispondere e che dunque non è stato introdotto alcun elemento di novità.

Parere negativo anche alla revoca dell'obbligo di dimora a carico di Rosa Giammarco, responsabile dell'Agenzia per la Promozione Culturale della Regione Abruzzo. Il giudice invece ancora non si è pronunciata sull'istanza di revoca degli arresti domiciliari a carico di Lucia Zingariello, segretaria di De Fanis.

L'inchiesta, coordinata dal procuratore capo della Repubblica di Pescara e dal pm Giuseppe Bellelli, mira a far luce sulle modalità di erogazione dei contributi regionali in base alla legge regionale n.43/73 che disciplina l'organizzazione, l'adesione, e la partecipazione a convegni, ed altre manifestazioni culturali. I reati contestati sono concussione, truffa aggravata e peculato.

 

Ultima modifica il Venerdì, 22 Novembre 2013 10:19

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