Lunedì, 15 Gennaio 2018 12:33

Biondi a Mattarella: "Il nostro territorio ha bisogno di uno sguardo benevolo"

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"E' con emozione e profonda gioia per la nostra città, e il nostro territorio, che saluto la visita del Capo dello Stato in un'occasione tanto prestigiosa per ciascuno di noi. Signor Presidente, siamo grati e onorati che abbia scelto questa sede scientifica e istituzionale".

Così il sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi ha salutato l'arrivo di Sergio Mattarella ad Assergi, per i trent'anni delle attività dei 'Laboratori Nazionali del Gran Sasso'. "Sin dall'anno di nascita, per volontà dell'allora presidente dell'Infn Antonino Zichichi, i Laboratori hanno costituito un fiore all'occhiello per il nostro Paese; nel silenzio cosmico che regna sotto i 1400 metri di roccia, questi Laboratori, i più grandi al mondo, hanno ospitato e ospitano esperimenti dall'eccezionale portata scientifica. La fisica delle particelle, lo studio della provenienza dei raggi cosmici, la scoperta delle origini dell'universo, hanno portato questo luogo, nel cuore dell'Italia e dell'Abruzzo, ai massimi livelli di riconoscimento internazionale. L'eccellenza scientifica del nostro Paese, la grande scuola fisica che l'Italia può vantare hanno trovato qui il proprio Olimpo, e tutti noi, cittadini abruzzesi e aquilani, siamo consapevoli di quanto sia fonte di prestigio, di sviluppo, di crescita culturale e sociale; un valore aggiunto di cui abbiamo assoluto bisogno per guardare al futuro".

Il capoluogo d'Abruzzo porta ancora i segni e le ferite della terribile calamità che l'ha colpito il 6 aprile 2009, ha sottolineato Biondi; "la ricostruzione - pur tra mille difficoltà - è partita e va avanti, grazie ad un lavoro quotidiano, incessante e denso d'impegno da parte di tutti gli attori interessati a vario titolo. Tuttavia, è ben lontana dall'essere completata: la ricostruzione pubblica ha segnato il passo per molto tempo, e stiamo lavorando per poterla finalmente avviare; la socialità è ancora frammentata e sofferente, ma il centro storico si prepara a fatica a ritrovare la normalità e la vita che animava, un tempo, le vie e le piazze di una delle città più antiche e suggestive d'Italia, insigne per storia e monumenti, vivace per attività culturali, universitarie, commerciali".

Alle difficoltà peculiari del nostro territorio si aggiungono i fendenti della crisi, "con pesanti risvolti a livello economico e occupazione: proprio in questi giorni, 65 ricercatori della Intecs - operante nel settore dell'alta tecnologia - estremamente qualificati e con famiglia a carico, hanno perso il posto di lavoro, visto che l'azienda ne ha dichiarato il licenziamento nel periodo delle feste natalizie. Nel suo discorso di fine anno, lei, signor Presidente, ha toccato proprio questo tema, quello dell'occupazione: senza lavoro non c'è speranza, non c'è futuro. I nostri ragazzi, le nostre famiglie vogliono restare in questo territorio: hanno lottato, si sono battuti, hanno scelto con coraggio e determinazione di non abbandonare i luoghi che li hanno visti nascere e crescere; una scelta importante e vitale per il territorio, per la nostra città, che garantisce la piena ed effettiva ripresa e scongiura lo spopolamento. Senza lavoro e senza investimenti, però, senza il sostegno da parte dello Stato per far sì che la ricostruzione possa procedere, e anzi accellerare il passo, siamo destinati all'impoverimento".

Biondi ha inteso portare all'attenzione del Capo dello Stato altre due questioni, "di grande rilevanza per noi, per le quali auspichiamo il suo autorevole intervento: la prima è legata alla realizzazione del metanodotto Rete Adriatica, infrastruttura che è fonte di una mobilitazione a tutti i livelli, civica e istituzionale; si tratta di un'opera ad altissimo impatto che attraverserebbe buona parte del nostro territorio, ad alta vulnerabilità sismica e con centinaia di faglie attive in grado di generare eventi tellurici; territorio interessato - solo lo scorso anno - da terremoti che hanno colpito le aree contigue del centro Italia, a pochi anni dal sisma del 2009. La seconda questione riguarda l'indiscriminato e inconcepibile aumento dei pedaggi per le autostrade A24 e A25, un grave colpo per una Regione che ha visto proprio nella realizzazione di quelle autostrade l'uscita da un secolare isolamento e che può contare, essenzialmente, sulla velocità dei collegamenti con Roma e con l'Adriatico quale volano e punto di forza per attrarre investimenti. Costi di percorrenza troppo elevati scoraggerebbero proprio gli investimenti, mettendo ancora una volta a dura prova piccole e medie imprese e penalizzando, ulteriormente, la situazione occupazionale", ha ribadito Biondi.

"Caro Presidente, l'Abruzzo e il suo capoluogo, L'Aquila, stanno recuperando con testardaggine e intelligenza; la nostra città ha le energie, le credenziali, la determinazione per farlo. Nei prossimi anni, con l'avvio della sperimentazione della rete 5G e con l'attuazione del complesso e moderno progetto di smart city, il nostro territorio potrebbe diventare enormemente più competitito, potenziando e migliorando la rete dei servizi ai cittadini, in un'ottica di sostenibilità e attenzione all'ambiente. Idee, progetti e voglia di fare ci sono: abbiamo bisogno, tuttavia, di attenzione e di sostegno, in termini di programmi e investimenti, di politiche di tutela costante, di strumenti e motivazioni, di uno sguardo benevolo. Solo così, come i Laboratori che ci ospitano, saremo cuore dell'Italia, attivo e pulsante.

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