Tanti i cittadini che hanno portato la loro "gradita solidarietà" ai ricercatori licenziati da Intecs, da 8 giorni riuniti in presidio presso il camper posizionato nel parcheggio antistante la sede regionale di palazzo Silone.
In queste ultime ore - spiegano - "abbiamo ricevuto diversi inviti dalle varie forze politiche a prendere parte agli eventi organizzati nell'ambito della campagna elettorale"; i ricercatori licenziati, però, in coerenza con quanto comunicato nei giorni scorsi circa la loro determinazione a non essere fatti oggetto di strumentalizzazione a fini elettorali, "pur apprezzando gli inviti" hanno deciso di declinarli tutti.
"Riteniamo che i nostri interlocutori non possano che essere le Istituzioni - sottolineano - in particolare quelle preposte alla ricerca di soluzioni alle crisi industriali. Per questo, abbiamo deciso di proseguire il presidio davanti alla sede aquilana dell'assessorato regionale alle crisi e alle attività produttive, e presso il nostro camper continueremo a ricevere tutti coloro che vorranno conoscere in modo diretto la nostra storia e la nostra condizione attuale".
Ancora oggi, la vertenza dei ricercatori licenziati è priva di soluzioni concrete. Per questo gli ex lavoratori Intecs chiedono a gran voce che siano "formalizzati quei percorsi di recupero delle loro professionalità da tempo delineati dalle Istituzioni, ma che pericolosamente tardano a essere finalizzati".