Domenica, 02 Ottobre 2022 12:34

Lavoratori ADSU: accordi disattesi improvvisamente, saltati 20 posti di lavoro

di  Tommaso Cotellessa

La vicenda dei lavoratori ADSU ha qualcosa d’incredibile, tra passi avanti e passi in dietro come una tela che viene tessuta di giorno e sfilata di notte.

Dopo le numerose mobilitazioni della CGIL, dei lavoratori e delle lavoratrici, dopo commissioni, tavoli in prefettura, presidi e Consigli comunali sembrava si fosse giunti ad un accordo tra CGIL ed ADSU grazie al quale con l’allargamento alla seconda palazzina dell'ex caserma Campomizzi si sarebbe arrivati a tutelare i venti lavoratori che rischiano il posto, invece nella giornata di ieri, improvvisamente senza alcun annuncio gli accordi sono saltati e di conseguenza i venti lavoratori sono stati licenziati.

Nella mattinata è partita una mobilitazione da parte dei lavoratori, del sindacato e di alcuni consiglieri comunali d’opposizione, fra i quali Rotellini, Pezzopane, Romano, Tomassoni. La delegazione ha tentato inutilmente di dialogare con l’azienda all’interno della sede ADSU ma nessuno si è palesato.

È stata annunciata una nuova mobilitazione a tutela di coloro che senza alcun preavviso, di colpo, si sono ritrovati senza il proprio posto di lavoro, mentre fino a quel momento erano stati rassicurati dallo sventolare di proroghe e nuove soluzioni piene di millantata solidarietà.

Le lavoratrici e lavoratori non hanno bisogno di solidarietà, bensì di vedere tutelato il loro posto di lavoro.

Il sindacato e i consiglieri chiedono solo che gli accordi sindacali vengano rispettati con conseguente proroga del vecchio appalto così da permettere di inserire la seconda palazzina nel nuovo appalto e poter salvaguardare tutti i posti di lavoro aumentando il perimetro occupazionale.

“Chiediamo che la Presidente Morgante della Lega e il Direttore Valente diano seguito agli accordi sottoscritti. Non è possibile che due persone tengano sotto scacco venti famiglie aquilane e il comparto del Diritto allo Studio in città con la complicità della maggioranza in Regione e Comune”, queste le parole scritte in una nota dai consiglieri.

Inoltre, la CGIL denuncia il mancato rispetto della clausola sociale, che non prevede alcuna attivazione della NASPI, ovvero la vecchia cassa integrazione, bensì l’immediato reinserimento nel lavoro, senza che il lavoratore perda alcun giorno di lavoro, ancor più grave è la violazione dell’accordo sindacale sottoscritto dalle parti per il passaggio di tutto il personale.

Per questi motivi il sindacato ha chiesto un tavolo urgente in prefettura, affinché venga fatta chiarezza e si ripari al più pesto al danno addotto ai lavoratori, alle famiglie e alla città

Ultima modifica il Domenica, 02 Ottobre 2022 12:51

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