Mercoledì, 28 Settembre 2022 00:58

169 domande per la Campomizzi, si allarga alla seconda palazzina

di  Tommaso Cotellessa

Da oggi è ufficiale, sono 169 gli studenti che hanno risposto al bando per un posto letto nella residenza universitaria collocata nell’ex caserma Campomizzi, più del doppio degli ottanta posti previsti.

La giornata di ieri però ha portato ad importanti risultati, almeno a detta dei sindacalisti della CGIL Francesco Marrelli, Andrea Frasca e Miriam Del Biondo, i quali hanno riferito alla redazione di News-Town che il tavolo di ieri pomeriggio, che si è svolto in Prefettura alla presenza della Presidente dell’ADSU Morgante, del Direttore dell’ADSU Valente, delle società che gestiscono il personale e di servizio di pulizie, del consigliere comunale Rotellini e dei sindacalisti, ha portato all’accordo per l’apertura della seconda palazzina della caserma Campomizzi al fine di soddisfare tutte le domande, infatti inizialmente il bando prevedeva l’utilizzo di una sola delle tre palazzine dello stabile.

Inoltre, i sindacalisti hanno posto come condizione necessaria il mantenimento del perimetro occupazionale non solo per quest’anno o fino al prossimo, bensì fino alla costruzione della nuova Casa dello studente.

Un’altra condizione posta dai sindacalisti è stata quella di organizzare già da ora le disposizioni dei servizi all’interno degli stabili dell’ATER che verranno utilizzati come studentato a partire dal prossimo anno accademico. Per la CGIL i posti letto per la nuova residenza in via Arischia devono avvicinarsi il più possibile ai 300 ed è necessario istituire un tavolo, come ha proposto anche Rotellini all'interno della seduta del Consiglio Comunale, per coordinare i servizi che la città deve garantire allo studente, come mobilità mense e molo altro.

“Per essere realmente una città universitaria è necessario coordinare le azioni fra gli enti e programmare per tempo le disposizioni. Il prossimo anno non possiamo trovarci di nuovo con un bando che viene pubblicato in ritardo e posti di lavoro a rischio” queste le parole dei sindacalisti.

In conclusione, è stato affrontato anche il tema del servizio di portierato in merito al quale la CGIL chiede che i lavoratori di quest’ultimo vengano tutelati dalla regione prevedendone il reinserimento.

L’elemento da sottolineare è di certo il numero di domande inviate per lo studentato, nonostante il ritardo del bando e le varie problematiche legate ad esso, nonostante i soli 80 posti messi a disposizione, numerosi sono gli studenti che hanno fatto richiesta, ciò vuol dire che quello della residenza universitaria è un servizio necessario che non può essere neutralizzato o depotenziato. L’Aquila è città universitaria nonostante tutto, è ora di accorgersene.

Ultima modifica il Mercoledì, 28 Settembre 2022 01:18

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