Mercoledì, 31 Gennaio 2018 22:25

Isolatori sismici: in prescrizione il processo sulla presunta frode

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Altro processo sul post terremoto e altra prescrizione. 

E' finito così il procedimento sulla presunta frode nelle pubbliche forniture per gli isolatori sismici del progetto Case, per cui era stato già assolto in Cassazione - "per non aver commesso il fatto" - il responsabile unico del procedimento Mauro Dolce, che aveva scelto il rito abbreviato e che era stato condannato nei primi due gradi di giudizio.

Alla sbarra erano rimasti Gian Michele Calvi, direttore dei lavori, e Agostino Marioni, dirigente di una delle due ditte fornitrici, la Alga spa. Stamane, decorsi i termini di legge il giudice Adolfo Di Zenzo, sollecitato dagli avvocati di difesa, non ha potuto far altro che dichiarare l'intervenuta prescrizione. 

A far partire l'inchiesta [qui abbiamo ricostruito la vicenda] era stato Pietro Ciavarola, all'epoca dei fatti responsabile del servizio tecnico centrale del Consiglio superiore dei lavori pubblici; Ciavarola si era accorto che erano stati montati ben 5 mila isolatori sismici non omologati - e non più omologabili - sui 7 mila totali, con un danno stimato per le casse dello Stato di 10 milioni di euro. Nel corso del procedimento, gli isolatori erano stati sottoposti ad una perizia a San Diego, in California, costata all'Erario circa 500 mila; ebbene, uno degli isolatori - costruiti con un materiale innovativo - aveva preso addirittura fuoco.

Al processo erano state ammesse come parti civili il Comitato 3e32, difeso dall'avvocato Lorenzo Cappa e il Comune dell'Aquila, difeso dal dirigente Domenico de Nardis. Non accederanno ad alcun risarcimento.

Il problema è un altro, però: non sapremo mai se gli isolatori non a norma siano sicuri oppure no; non sono mai stati collaudati, infatti, e non ci sono certezze da parte degli enti di verifica. C'è di più: non è affatto chiaro se quel tipo di isolatori, a sostegno degli alloggi Case, siano effettivamente necessari, se rendano, cioé, gli alloggi più sicuri. Alcuni esperti, e persino l'avvocatura dello Stato nel corso del processo a Dolce, sostennero che gli isolatori non aggiungessero né togliessero nulla, in termini di sicurezza.

D'altra parte, audito in Commissione alla fine del 2014, il dirigente dell'avvocatura dello Stato Domenico de Nardis, rispondendo ad una domanda sui presunti rischi per i cittadini, ricordò una trasmissione, "mi pare fosse 'Presa Diretta' - sottolineò - in cui venne intervistato l'ingegner Gianfranco Ruggeri che disse, più o meno, che gli isolatori erano oggetti assolutamente inutili al contesto perché gli edifici costruiti erano già adeguati, di per sé".

Ultima modifica il Mercoledì, 31 Gennaio 2018 23:07

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