Avevano depredato una storica gioielleria aquilana portando via monili per 10 mila euro, ennesimo colpo di una storia criminale che ha agito in tutta Italia, ma ora sono state scoperte e arrestate.
All’alba di oggi la squadra Mobile della questura dell’Aquila, in collaborazione con la Mobile di Salerno, ha arrestato, per furto in una gioielleria, due donne, l’una italiana di 25 anni e l’altra ucraina di 45, entrambe residenti ad Agropoli (Salerno). Le manette degli agenti diretti dal responsabile Tommaso Niglio sono scattate in esecuzione di un’ordinanza di misura cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari presso il tribunale del capoluogo Guendalina Buccella, su richiesta del sostituto procuratore David Mancini.
Le attività investigative hanno visto anche il contributo degli esperti del gabinetto polizia Scientifica aquilano.
Le indagini sono state avviate nel mese di dicembre, in seguito alla denuncia presentata dal titolare di una nota gioielleria del capoluogo abruzzese, l’orafo Ranieri. Quest’ultimo si era visto sottrarre dalle donne 14 oggetti in oro, tra cui un bracciale in oro bianco con diamanti, 8 ciondoli in oro giallo, 3 catenine in oro giallo e 2 anelli in oro per un valore complessivo di 10 mila euro. Nella mattinata del 20 dicembre le donne sono entrate nella gioielleria con la scusa di essere interessate all’acquisto di alcuni articoli in esposizione. Agendo in maniera coordinata, l’ucraina ha distratto i titolari della gioielleria con molteplici richieste; approfittando dell’assenza di controllo, l’altra ha nascosto dapprima i monili nella mano destra, per poi farli scivolare nel cappotto, avvertendo la complice di essersi impossessata della refurtiva con un segnale convenuto, ovvero toccandosi il naso. Il tempestivo intervento sulla scena del crimine da parte dei poliziotti della Mobile ha permesso di raccogliere subito fonti di prova decisive per l’individuazione delle colpevoli.
In particolare, sono state acquisite le immagini degli apparati di videosorveglianza presenti nella gioielleria, da cui è stato possibile rilevare tutte le fasi del furto. Alla scoperta dell’identità delle due ladre si è arrivati grazie al contributo delle vittime ma anche dalle impronte lasciate sul posto. Dalle impronte si è scoperto che le due erano già censite nella banca dati delle forze di polizia perché oggetto di segnalazioni per furti in gioiellerie in vari città d’Italia come Monopoli (Bari), Biella, Lamezia Terme (Catanzaro), Tivoli (Roma) e il loro posto di residenza Agropoli.