Lunedì, 12 Febbraio 2018 18:22

L’Aquila, lavoratori ditta pulizie Progetto Case ancora senza stipendio

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I lavoratori della Seaman, la società che gestisce il servizio pulizia del Progetto Case e dei map, sono senza stipendio da oltre un mese e attendono ancora di ricevere la tredicesima.

La denuncia arriva dalle segreterie provinciali Filcams Cgil e Ugl Igiene Ambientale L’Aquila.

Il mancato pagamento dei dipendenti della Seamn era stato anche oggetto di un’interpellanza presentata dal consigliere comunale di Articolo 1 Giustino Masciocco.

La nota completa di Cgil e Ugl

Un silenzio assordante! Le segreterie provinciali Filcams Cgil e Ugl Igiene Ambientale devono purtroppo constatare il silenzio - da parte dell’amministrazione comunale - in merito alla mancata corresponsione degli stipendi alle lavoratrici e ai lavoratori dell’appalto pulizie del progetto Case e Map.

Infatti dopo la nostra diffida della scorsa settimana, totalmente ignorata, e qualche timido proposito di prendersi carico delle varie corresponsioni arretrate dei salari, dall’8 gennaio (data in cui vi è stato un ulteriore incontro in Comune per tale situazione) il personale ancora non riceve lo stipendio (alcuni lavoratori, lo ribadiamo, arrivano a circa 300 euro mensili).

Allo stesso modo sono risultate vane le rassicurazioni avute in una riunione “di fortuna” il giorno 30 gennaio presso Villa Gioia (era già saltato un tavolo per le lungaggini amministrative) dove alla presenza di consiglieri bipartisan si erano date garanzie per la surroga alle inadempienze del consorzio Seaman, precedente assegnatario dell’appalto.

I dipendenti sono allo stremo delle forze sia psicologicamente che economicamente. Nonostante ciò i lavoratori continuano a garantire il servizio, anche se ad oggi non hanno ancora avuto certezza del pagamento in surroga neanche da parte del committente, così com’era stato concordato nell’ultimo incontro. Siamo arrivati al paradosso di chi cerca lavoro e di chi il lavoro ce l’ha ma non possiede i soldi per poterci andare perché non viene retribuito.

Oltre al danno anche la beffa! Infatti nell’ultimo salario percepito il Comune, in sostituzione alla ditta dopo le pressanti richieste sindacali, ha corrisposto i salari ma ha detratto erroneamente la stessa quota pro-capite dell’Iva ai vari lavoratori, e quindi alcuni di loro sono riusciti a percepire ben 150 euro nel periodo natalizio.

E’ dell’ultima ora, infine, un’altra proroga tecnica (una già dal 1° al 15 febbraio, ora fino al 28 febbraio) per la presunta assegnazione a una nuova ditta aggiudicatrice dell’appalto: quindi un altro mese senza stipendio?

Alla luce di tutto ciò le scriventi organizzazioni sindacali proclamano lo stato di agitazione riservandosi anche azioni di lotta nel rispetto delle vigenti normative e del contratto nazionale di lavoro. Tali iniziative saranno anche di evidenza pubblica, con una manifestazione che effettueremo nei tempi e nei modi più opportuni. 

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