L'Udu ha tenuto un sit-in davanti Palazzo Silone, sede della giunta della Regione Abruzzo, all'Aquila, per protestare contro il mancato pagamento, da parte dell'ente, delle borse di studio agli studenti beneficiari.
Stando alle cifre fornite dall'associazione studentesca, gli studenti abruzzesi che hanno diritto alla borsa di studio regionale sono 5mila 749. Di questi, però, solo il 65% (3708 studenti) ne sta effettivamente beneficiando; il restante 35%, circa 2041 studenti (più di uno su 3), ne è, al momento, escluso. Solo all'Aquila gli studenti che ancora stanno aspettando di ricevere i pagamenti sono 350.
La colpa, spiega Simona Abbate, coordinatrice dell'Udu L'Aquila, è del "mancato stanziamento di fondi nel bilancio regionale. Una situazione che denunciamo da mesi e su cui la Regione non ci ha ancora dato nessuna risposta. Il pagamento di queste borse è fondamentale per garantire a studenti in situazioni di bisogno l'accesso e il prosieguo degli studi. Chiediamo pertanto alla Regione di trovare subito le coperture.".
Ma alla base della protesta dell'Udu ci sono anche questioni più specifiche riguardanti l'Adsu dell''Aquila.
L'associazione denuncia come da tre anni i bilanci dell'azienda non vengano approvati dalla Regione (l'Adsu è un ente regionale). Una situazione che crea incertezza sulla continuità dei servizi essenziali erogati, dalle mense ai posti letto.
E a proposito di residenzialità studentesca, l'Udu, raccogliendo l'allarme lanciato qulche settimana fa dal presidente dell'Adsu, Pierluigi Beomonte Zobel, si è detta preoccupata anche per il destino della caserma Campomizzi, sede provvisoria della casa dello studente.
Il contratto tra l'Adsu e il ministero della Difesa, proprietaria dei locali dove ha sede la residenza, che attualmente ospita 360 studenti, è scaduto nel 2015.
In attesa che la nuova casa venga realizzata - la nuova sede sorgerà nel polo del'ex ospedale San Salvatore ma ci vorranno anni prima di vedere il progetto ultimato - la convenzione dovrebbe essere rinnovata ma ad oggi non è ancora stato fatto.
"Nel dicembre scorso" osserva Simona Abbate "è stato firmato un protocollo d'intesa che prevede la fuoriuscita degli studenti dalla Campomizzi ma non sono state indicate alternative concrete. Il rischio è che potremo ritrovarci presto senza Campomizzi e senza soluzioni alternative concordate e discusse con gli studenti".
Marinella Sclocco: "Lavoriamo per incrementare il fondo"
"Il finanziamento delle borse di studio è una priorità politica che intendo rispettare e sono pronta a prendere decisioni conseguenziali nel caso non dovessi ottenere risposte. E sono convinta che su questo terreno è pronto a seguirmi il sottosegretario Mario Mazzocca".
Lo ha affermato, ieri, l'assessore regionale all'Istruzione, Marinella Sclocco.
"Sono convinta - dice Marinella Sclocco - che nel battaglia tesa al rafforzamento delle borse di studio avrò al mio fianco in primis gli studenti universitari che domani andranno a protestare sotto la sede della Regione Abruzzo. La via, del resto, è stata già tracciata da me nelle settimane scorse: è intenzione del governo regionale cogliere al volo l'opportunità messa in campo dal Governo di una eventuale premialità in favore di quelle regioni che finanziano almeno per il 40% le borse di studio universitarie".
"In questo senso - aggiunge l'assessore Sclocco - la settimana scorsa ho avuto un confronto con l'assessore al bilancio Silvio Paolucci che mi ha assicurato un incremento sostanzioso dei fondi nel bilancio regionale in favore delle borse di studio che permetterebbe di fruire della premialità messa in campo dal governo nazionale".
"In termini finanziari si tratta di un raddoppio delle risorse, da 900 mila a 2 milioni di euro, e dunque di un impegno importante. Su questo punto, Marinella Sclocco non ha esitato a parlare di "battaglia politica all'interno della Giunta regionale. Negli anni scorsi - voglio sottolineare - questa Giunta regionale ha garantito la copertura finanziaria a tutte le richieste di finanziamento delle borse di studio. E' la prima volta che accadeva. Per questo motivo - conclude l'assessore all'Istruzione - ritengo possibile l'allargamento della platea degli studenti fruitori delle borse di studio".