Giovedì, 24 Maggio 2018 14:31

544 le istanze d'acquisto equivalente: Comune ha acquisito 264 abitazioni

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Ad oggi, sono 544 le istanze d'acquisto di abitazione equivalente avanzate dai cittadini che hanno avuto la casa danneggiata dal sisma del 2009. 

A darne notizia è stato il vice sindaco Guido Quintino Liris che, stamane, in Consiglio comunale, ha risposto ad una interrogazione della consigliera di Coalizione sociale Carla Cimoroni. Dei 544 appartamenti che gli sfollati hanno deciso di 'lasciare' in cambio di una somma da impegnarsi per l'acquisto di un'altra abitazione, l'Ente è entrato nella disponibilità di 264, di cui 79 agibili e 185 non agibili, in corso di ricostruzione o con lavori ancora da avviare. 

"Delle 79 abitazioni agibili - ha spiegato Liris - una è stata concessa in comodato d'uso all'Ente nazionale Sordomuti, un'altra al Settore Politiche sociali e Cultura del Comune per l'Equipe territoriale per le adozioni e l'affidamento familiare; altre tre risultano concesse, invece, per le finalità della permuta così come previsto nella delibera di Giuna 468 del 2015". 

Le altre 74 non sono state assegnate. 

Inoltre, 280 appartamenti debbono essere ancora acquisiti a patrimonio: "le difficoltà connesse al trasferimento della proprietà in favore del Comune sono molteplici", ha riconosciuto il vice sindaco. In particolare, "ci sono immobili da trasferire ancora gravati da ipoteche e, in tali casi, prima di procedere, occorre trasferire l'ipoteca su altra unità immobiliare; in altri casi, la riassegnazione di unità immobiliari ricomprese in condomini è frenata dalla poca sollecitudine dei proprietari ad intervenire alla stipula degli atti, e ancora ci sono fattispecie in cui il privato, sollecitato a stipulare l'atto di cessione della propria abitazione, ritiene di non dover adempiere nei tempi indicati". 

Per gli appartamenti già acquisiti ma non ancora assegnati, l'Ente ha sostenuto, fino ad oggi, spese per circa 28mila e 300 euro, di cui 16mila e 200 per oneri condominiali e 12mila e 200 per somme così dette 'in accollo' e spese notarili. "Tuttavia, relativamente alle utenze, pur se riallacciate alle reti, non sono stati sottoscritti i relativi contratti di fornitura per cui non vi è alcuna fatturazione di consumi o spese" ha tenuto a specificare Liris. Che ha aggiunto: "L'ingente patrimonio immobiliare può essere senz'altro un'opportunità per il territorio ma abbiamo scrupolosa contezza dell'accortezza politica e amministrativa necessaria all'uso, o riuso delle abitazioni di cui il Comune è entrato e rientrerà in possesso". In questo senso, è stato commissionato alla Struttura tecnica di missione uno studio per la gestione e il riutilizzo del patrimonio immobiliare: "gli esiti non sono ancora pervenuti", ha chiarito il vice sindaco. 

Quel che è certo, una parte del patrimonio acquisito verrà destinato a residenza universitaria: "In più occasioni l'amministrazione ha incontrato la Rettrice dell'Ateneo Paola Inverardi e il Rettore del GSSI Eugenio Coccia per verificare le condizioni e le possibilità di fruizione del patrimonio a tale scopo. E' in fase di costituzione una Fondazione che vedrà partecipi l'Ente Comune, l'Università, il Gssi e, con molta probabiità, l'Accademia delle Belle Arti e il Conservatorio". 

Un'altra parte del patrimonio immobiliare sarà a disposizione per le permute nell'ambito dei Piani di Riqualificazione urbana e dei progetti strategici. "Una quota - ha aggiunto Liris - verrà destinata ad iniziative che puntino a dare risposte alle esigenze ed emergenze sociali della popolazione". Per quanto riguarda le abitazioni rimanenti, "una delle possibilità è porre gli appartamenti sul mercato: sarà prestata, ovviamente, la dovuta attenzione agli equilibri del mercato immobiliare del nostro territorio - ha tenuto a chiarire il vice sindaco - combattendo ed ostacolando ogni forma di speculazione". 

Ultima modifica il Giovedì, 24 Maggio 2018 15:26

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