La presidenza del Consiglio ha firmato il decreto contenente una proroga di 6 mesi alla scadenza prevista per il recupero delle imposte e dei contributi sospesi nei territori del Centro Italia colpiti dal terremoto. Il decreto presenta anche la possibilità di una ulteriore rateizzazione dei tributi fissata in 60 rate in 5 anni a partire dal 2019, invece che 24 rate in 2 anni a partire dal giugno 2018.
"Bene ha fatto il presidente Gentiloni ad approvare il decreto nelle ultimissime ore del suo mandato, dimostrando grande attenzione nei confronti delle popolazioni colpite dal tragico sisma 2016/2017", il commento della deputata Stefania Pezzopane. "Il provvedimento contiene una serie di misure importanti di cui il Pd più volte aveva sollevato la necessita e l’urgenza; in particolare, utilissimi gli interventi in tema fiscale che scadevano il 31 maggio, dalla busta paga pesante alla cancellazione di bollette, canone Rai e delle cartelle esattoriali. Occorreva dare un segnale di continuità - l'affondo - per evitare ogni possibile ripercussione dovuta all’irresponsabile crisi istituzionale provocata da M5s e Lega sui benefici fiscali a vantaggio della popolazione delle aree colpite dal terremoto".
Dunque, Pezzopane ha assicurato che il Pd "si impegnerà a portare nel lavoro parlamentare e a far approvare in Commissione speciale altri interventi fondamentali alla ripresa e alla ricostruzione di quei territori colpiti, quali la proroga della sospensione dei mutui, la prosecuzione della cassa in deroga, la regolarizzazione delle difformità edilizie e l’abolizione della doppia conformità". E ha aggiunto che presenterà emendamenti "anche sul terremoto 2009 ed in particolare sulla questione della restituzione delle tasse sospese nel 2009 e che non è ammissibile debbano essere restituite".
Sul punto, il sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi ha inteso lanciare "un appello affinché i Parlamentari abruzzesi siano firmatari di un provvedimento di modifica al Decreto appena approvato dal Governo e che contenga le misure urgenti che riguardano L'Aquila, a partire dal recupero delle tasse sospese a seguito del sisma 2009".
"L'ampliamento dei termini per la consegna della documentazione al Commissario Margherita Maria Calabrò è quantomai nacessario - ha ribadito il primo cittadino - visto che la scadenza degli stessi cadrà in piena estate. Considerato il delicatissimo momento politico, non ci saranno molte occasioni per intervenire sulla vicenda; per cui è fondamentale non perdere questo treno, dettare regole di ingaggio inequivocabili a partire dalla fissazione della soglia del de minimis a 500.000 euro e che tale importo costituisca la franchigia da scomputare per le aziende che si trovassero in una situazione di eccedenza".
Appello raccolto dal senatore Gaetano Quagliariello (Idea). "Il decreto varato oggi dal Consiglio dei ministri in materia di terremoto rappresenta lo strumento parlamentare ideale per introdurre, attraverso un emendamento in sede di conversione in legge, una misura che risolverebbe gran parte dei problemi causati dalla procedura di infrazione Ue sulle agevolazioni fiscali post sisma 2009 all'Aquila".
Applicando al periodo interessato il de minimis secondo i parametri del temporary framework, dunque con una franchigia di 500mila euro anziché di 200mila, "la platea dei soggetti esposti alla assurda richiesta di restituzione delle tasse si ridurrebbe sensibilmente. Raccolgo pertanto l'appello del sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi, capofila insieme alle forze istituzionali e sociali della città di una battaglia contro questa intollerabile ingiustizia, e mi farò promotore, in raccordo con gli altri colleghi parlamentari eletti in Abruzzo e con le istituzioni del territorio, di un emendamento che limiti di molto i danni e provveda altresì a dilazionare scadenze temporali quantomai disagevoli. Se questo sarà l'unico atto parlamentare della XVIII legislatura – ha concluso Quagliariello - comunque ne sarà valsa la pena".