Venerdì, 01 Giugno 2018 11:30

Uffici regionali a Pescara, bufera su D'Alfonso. Ma Rivera smentisce

di 

"E’ di una gravità assoluta, e quindi ne chiediamo ufficialmente la smentita al presidente della giunta regionale e a tutti i partiti abruzzesi (di ogni orientamento politico), la notizia che circola già da alcuni giorni nei palazzi della Regione Abruzzo secondo cui il presidente Luciano D’Alfonso starebbe preparando il trasferimento dall’Aquila a Pescara di alcuni uffici e di alcune strutture regionali, a partire da quelli che fanno capo all’assessorato al Bilancio. Un trasferimento che non soltanto rivestirebbe i connotati del campanilismo politico e istituzionale, volto a salvaguardare un preciso bacino elettorale, ma che non avrebbe nessuna ragione e nessuna utilità per i cittadini e tantomeno per la Regione Abruzzo".

La denuncia è della Cgil, per voce del segretario generale della provincia dell'Aquila Umberto Trasatti e del segretario provinciale della Fp, Francesco Marrelli che sottolineano come la decisione "non soltanto riaccenderebbe polemiche e scontri fra territori che l’Abruzzo aveva dimenticato e che non c’è nessuna ragione (se non obiettivi politici personali) di riproporre, ma che non tengono in nessuna considerazione le norme fondanti della Regione Abruzzo, il cui Statuto all’articolo 43, comma 2, recita: Le Direzioni della Giunta hanno sede a L'Aquila e a Pescara e conservano l'attuale articolazione territoriale”.

Dunque è chiaro che con questa ultima frase - conservano l'attuale articolazione territoriale - si intendono anche le sedi dei Servizi, che devono essere afferenti alle Direzioni con sede a L’Aquila "in quanto un loro spostamento a Direzioni con sede a Pescara sposterebbe di fatto il centro decisionale e politico. Inoltre è da tempo che la Regione è oggetto di una revisione dell’organizzazione delle strutture la cui comprensione è sempre più difficile ma che ha visto nel frattempo un lento ma continuo trasferimento di competenze da L’Aquila a Pescara".

Non solo. Il sindacato, per il tramite della Fp-Cgil Abruzzo - la categoria che a livello regionale rappresenta i lavoratori del pubblico impiego e quindi i dipendenti dell’Ente Regione - il 28 maggio scorso ha inviato al presidente D’Alfonso una richiesta di incontro per discutere di queste voci e chiedergli ufficialmente cosa intenda fare prima di lasciare la presidenza per sedersi sugli scranni del Senato. Ebbene, "a tutt’oggi ancora non riceviamo dal presidente nessuna risposta, tantomeno la convocazione a un incontro chiarificatore su questa eventuale novità, che segue le altre e continue modifiche organizzative che hanno caratterizzato l’amministrazione D’Alfonso".

Non è la prima volta che la Cgil provinciale interviene su questo argomento. Già alla vigilia delle ultime elezioni regionali, dopo aver letto le dieci priorità che il candidato governatore del centrosinistra aveva individuato per l’Abruzzo, "scrivemmo una lettera al presidente D’Alfonso sottolineando che tra questi obbiettivi mancava proprio la città capoluogo di regione e la sua ricostruzione", sottolineano Trasatti e Marrelli; "aggiungemmo inoltre che il presidente della giunta regionale non deve apparire nella sua veste istituzionale di governatore come il sindaco di una città (la sua) ma come rappresentante dell’intero Abruzzo. Al punto, scrivemmo, che avendo già conosciuto “un sindaco-governatore (prima di D’Alfonso quello di centrodestra) due sarebbero stati davvero troppi”. Ci si rispose allora con una quantità di annunci e rassicurazioni. Ci auguriamo che questa volta alla risposta non si aggiunga anche la lista delle opere vere o presunte previste all’Aquila e che dimostrerebbero l’attenzione del presidente D’Alfonso per le aree interne e montane o per i territori fuori dal suo collegio elettorale".

Insomma, la Cgil chiede una smentita pubblica, chiara ed esplicita alla notizia che la giunta regionale uscente, in barba allo Statuto e al buon senso, starebbe predisponendo il trasferimento a Pescara di alcuni uffici o di competenze e funzioni che da decenni hanno sede all’Aquila. Secca la replica del governatore D'Alfonso: "Mi rifiuto di pensare che la Cgil abbia scritto questo comunicato".

Sulla vicenda, tuttavia, è intervenuto anche il capogruppo in Consiglio comunale di Fratelli d'Italia, Giorgio De Matteis, annunciando la richiesta di convocazione di un Consiglio comunale straordinario. "Nella confusa e inconsistente amministrazione regionale guidata da D'Alfonso, la riorganizzazione della macchina amministrativa è il punto massimo del fallimento complessivo della Regione Abruzzo", l'affondo; "tra fughe di dirigenti, dimissioni a raffica e blocco dell'attività amministrativa, D'Alfonso si è distinto per disorganizzazione e cambi di rotta senza nessuna logica o beneficio per l'attività delle strutture regionali e, dunque, per i servizi che le stesse devono rendere per la collettività. Ma del resto il governatore ormai è diventato il Fregoli del nostro tempo: è Senatore o Presidente a seconda delle sue convenienze, con buona pace dei cittadini abruzzesi. Il resto per lui non conta".

L'ultima "perla" è rappresentata dalla proposta di deliberazione sulla riorganizzazione del settore Opere pubbliche che ha sede all'Aquila. "Nella proposta, infatti - svela De Matteis - si nota, tra l'altro, come gli uffici periferici dei geni civili, ora sotto la direzione delle Opere pubbliche all'Aquila,  passino sotto la direzione Trasporti della sede regionale di Pescara. Fulgido esempio di furbata del fuggitivo D'Alfonso, cui si possono aggiungere altri esempi, a cominciare da quelli riguardanti la Protezione civile. È tutto così maldestramente evidente, che addirittura la CGIL ha chiesto un incontro urgente con i vertici della Regione, con una nota del 28 maggio. Ovviamente abbiamo in Regione una chiara carenza di rappresentanza politica, peraltro succube del fuggitivo D'Alfonso, che, ridotta a tappezzeria, tace in ogni circostanza".

Questa snaturata e sciagurata ipotesi di modifica della Direzione di un settore strategico come gli uffici periferici dei geni civili (che svolgono una funzione determinante nel quadro della ricostruzione post terremoto) "va a danno della nostra città e sarà portata immediatamente all'attenzione del Consiglio comunale, per far sì che il nostro Sindaco faccia ciò che altri non sanno fare a difesa delle prerogative dell'Aquila".

 

Il chiarimento di Vincenzo Rivera: "Nessuno spostamento di uffici e servizi a Pescara"

A provare a 'smorzare' le polemiche è il direttore generale di Regione Abruzzo Vincenzo Rivera che, ai microfoni di NewsTown, entra nel merito della proposta di delibera firmata da Fabrizio Bernardini, Direttore del Dipartimento Risorse e Organizzazione della Giunta regionale, e sottoposta alle organizzazioni sindacali per l'accordo.

"Nessuno scippo a danno del Capoluogo di Regione", ha assicurato; "la riorganizzazione della macrostruttura regionale, proposta dal competente Dipartimento Risorse e Organizzazione, non sposta alcun Servizio o Ufficio a Pescara, ma si limita a ridefinire gli ambiti di competenza di due Dipartimenti. Attualmente il Dipartimento 'Opere Pubbliche Governo del Territorio e Politiche Ambientali' è composto da 15 Servizi retti da Dirigenti, di cui 8 su L'Aquila, 4 su Pescara, 1 su Chieti e 1 su Teramo, mentre il Dipartimento 'Trasporti, Mobilità, Reti e Logistica' è composto da 5 Servizi tutti su Pescara. L'atto di riorganizzazione prevede la ridenominazione dei citati Dipartimenti rispettivamente in 'Governo del Territorio e Politiche Ambientali' e 'Infrastrutture, Trasporti, Mobilità, Reti e Logistica', attraverso lo spostamento della direzione dei Servizi del Genio Civile, delle Opere Marittime e della Diesa del Suolo. La sede lavorativa dei citati Servizi resta sempre e comunque la stessa, vale a dire L'Aquila, Pescara, Teramo e Chieti per i Servizi di Genio Civile; Pescara per le Opere Marittime ed infine L'Aquila per il Servizio preposto alla Difesa del Suolo, ridenominato 'Difesa Idraulica, Idrogeologica e della Costa'".

Rivera ribadisce, insomma, che non è previsto alcuno spostamento di personale dipendente, né di uffici, di mansioni e di competenze che restano dove sono. "Diversamente, non può certo sostenersi che un Dipartimento regionale con strutture articolate sulle città di L'Aquila e Pescara abbia oggi un'unica sede. Sia sufficiente a spegnere la strumentale polemica la considerazione che già nel 1999 la legge che ha disciplinato l'organizzazione e i rapporti di lavoro della Regione Abruzzo (L.R. 77/1999) prevedeva, tra le dodici, una direzione denominata 'Infrastrutture e Mobilità', mentre le direzioni che si occupavano delle materie oggi coordinate dal solo Dipartimento Opere Pubbliche erano ben 4. E' bene rammentare che ai sensi dell'art. 17 della richiamata L.R. 77/1999, i Dipartimenti della Giunta regionale possono essere ridefiniti e ridotti al fine di un più efficace conseguimento degli obiettivi indicati nel programma di mandato".

Attualmente i Dipartimenti della Giunta sono 8 e la riorganizzazione proposta persegue il solo fine di garantire la regolare prosecuzione delle attività gestionali e la piena funzionalità della struttura senza determinare rallentamenti all'azione amministrativa, "anche in considerazione delle rilevanti competenze provinciali rientrate nella sfera regionale che hanno aggravato i carichi di lavoro di un Dipartimento preposto anche ad attività collegate alla pubblica e privata incolumità. Il raggiungimento degli obiettivi dell'Ente non può certamente essere minato da un eccessivo carico di lavoro in capo al coordinamento di un solo Direttore, il quale cura l'attuazione dei piani, dei programmi e dei progetti definendo gli obiettivi dei singoli dirigenti attraverso un'attività di vigilanza e stimolo che certamente non può coincidere con una sede lavorativa fissa ed astratta, ma è logicamente legata alle funzioni territorialmente dislocate e giammai messe in discussione".

 

La Cgil: "La replica di Rivera non smentisce quanto abbiamo denunciato"

"Comprendiamo che Vincenzo Rivera, il direttore generale della Regione nominato dal presidente D’Alfonso, voglia cercare di spegnere il fuoco delle polemiche e rassicurare gli aquilani. Quello che però dev’essere chiaro è il fatto che la sua replica al nostro comunicato di stamattina non smentisce quanto abbiamo denunciato e anzi conferma le nostre preoccupazioni".

A ribadirlo, Umberto Trasatti e Francesco Marrelli della Cgil. "Rivera, da dirigente regionale, tenta di far passare in secondo piano le scelte politiche del governatore D’Alfonso, fornisce numeri e spiegazioni tecniche lasciando immaginare che le scelte della giunta regionale non comporteranno il trasloco a Pescara di uffici e servizi regionali, da tutto questo anzi L’Aquila uscirebbe rafforzata. Quello che Rivera non dice, però, e che noi torniamo a denunciare come abbiano fatto stamattina, è una scelta politica che sottrae al capoluogo di regione i centri decisionali e politici. Anche se i dipendenti per il momento non rischiano di trasferirsi con la valigia a Pescara".

Dunque, attenzione a quello che accade: "oggi non si cambiano le destinazioni delle sedi e non si trasferiscono fisicamente personale e uffici, però vengono sottratte competenze da un dipartimento dell'Aquila a beneficio di un dipartimento di Pescara. Con il risultato politico e gestionale di spostare subito sulla costa i centri decisionali. In un secondo tempo poi, quando ci si accorgerà che gestire l’attività a distanza sarà complicato, toccherà razionalizzare il lavoro e per farlo bisognerà pensare a come trasferire anche gli uffici e il personale".

 

Ugl: "Atto di sciacallaggio ai danni della città Capoluogo"

"I politicanti della giunta regionale stanno perpetrando un vero e proprio atto di sciacallaggio ai danni della città Capoluogo di Regione. In spregio a quanto sancito dalle regole e dalle leggi regionali sembrerebbe che, gli amministratori di questa regione, mossi dalla volontà di depauperare e delegittimare il ruolo che L’Aquila riveste dal 1971, stiano risvegliando mai sopiti campanilismi tornati alla ribalta con maggior vigore sia dopo l’elezione di un presidente regionale che appare non aver mai dismesso il ruolo di sindaco della città di Pescara che dopo il sisma del 2009".

Così, il segretario generale provinciale confederale della Ugl Giuliana Vespa e il segretario generale regionale Ugl/Fna Simone Tempesta. "Da quanto si è riusciti ad apprendere 4 servizi dei geni civili, dal dipartimento opere pubbliche verranno trasferiti all’interno del dipartimento trasporti ovvero con direzione politica e gestionale a Pescara. Il dipartimento opere pubbliche passerebbe così da 15 a 9 servizi con grave nocumento per la nostra città. Questo è solo un esempio delle numerose competenze che vorrebbero trasferire sulla costa proseguendo in una riorganizzazione che nulla ha a che fare con finalità di miglioramento del servizio pubblico in termini di efficienza ed efficacia. Questa organizzazione sindacale congiuntamente alla segreteria confederale territoriale chiama a raccolta tutti i politici abruzzesi e tutta la popolazione al fine di interrompere queste vergognose azioni". 

 

D'Eramo e Imprudente (Lega): "D'Alfonso prosegue nell'opera di subdolo depotenziamento"

"La vicenda del possibile trasferimento di competenze e direzioni regionali dall'Aquila, sebbene ancora nebulosa e tutta da decifrare, dimostra inequivocabilmente che il governatore Luciano D'Alfonso ed il Partito Democratico proseguono nella loro opera indiscriminata e subdola di depotenziamento delle aree interne".

Lo dicono il deputato della Lega Luigi D'Eramo ed il coordinatore provinciale Emanuele Imprudente a seguito della proposta di deliberazione sulla riorganizzazione dei dipartimenti dell'ente regione. "Servizi e direzioni presenti oggi all'Aquila non devono assolutamente essere toccati - proseguono D'Eramo e Imprudente- vigileremo attentamente su ogni operazione che dovesse penalizzare ulteriormente la città e le zone interne, ancora alle prese con numerose difficoltà post terremoto. Stigmatizziamo fortemente l'atteggiamento del presidente D'Alfonso e della sua giunta: dopo le pantomima delle dimissioni mai rassegnate, nonostante un'evidente incompatibilità, continuiamo ad assistere imperterriti a nomine, riorganizzazioni, assegnazioni che sanno tanto di regali dell'ultimo ora agli amici di turno. Questo è inaccettabile".

Ultima modifica il Venerdì, 01 Giugno 2018 21:23

Articoli correlati (da tag)

Chiudi