Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta di Paolo Romano, capogruppo in Consiglio comunale de 'Il Passo Possibile' al sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi, con oggetto la così detta ordinanza sugli ortofrutta.
Sindaco,
la vicenda sugli effetti della cosiddetta ordinanza sugli ortofrutta sta esponendo la nostra comunità ad un clima di omertosa paura e reciproco sospetto che esaspererà la già preoccupante frammentazione sociale dei cittadini. E questo perché lei non facilita il processo della verità su una questione politica e amministrativa riguardante grande parte della città, dai commercianti, ai fruitori di locali, siano essi cittadini o turisti, ai suoi stessi dipendenti comunali, alle forze politiche in Consiglio.
Noi ci aspettiamo che lei faccia chiarezza, lei che dovrebbe essere educatore e guida, soprattutto morale, della città che l’ha eletta. La natura degli errori da parte di chi governa può essere molteplice e non solo e non sempre dovuta alla fallibilità in quanto esseri umani, ma la questione cruciale per chi governa è la gestione degli errori stessi: è qui che si educano le persone che ci hanno eletti e ci guardano. Se quell’ordinanza ha mostrato di aprire ad interpretazioni diverse da quella per cui era nata, andava solamente migliorata.
Oggi che gli appelli all'emotività e le convinzioni personali sono più influenti dell’obiettività dei fatti nell'orientare l'opinione pubblica, lei ci chiede un consenso non già sul suo operato politico ma su quello personale, un’ammirazione senza residui nei confronti dei suoi comportamenti e nella sua condotta quotidiana, alternando con sapienza decisionismo e vittimismo. In questo processo di identificazione che lei facilita, se quello che sostiene dovesse risultare una menzogna e i cittadini dovessero accettarla, si modificherebbe il patto tra amministratore e amministrati e da quel momento la bugia non sarebbe solo accettata, sarebbe praticata.
Lei, Sindaco, è lo specchio in cui la città si guarda.
Se lei attacca una testata giornalistica che fornisce prove a supporto di una qualunque tesi genera quella mancanza di fiducia nei media che ha contribuito al successo del fenomeno delle fake news che tanto hanno danneggiato la politica. Se un assessore della sua Giunta mette in discussione l’operato dei suoi dipendenti comunali è giusto che lei per primo si faccia garante della situazione, senza aspettare mediatori, pena la sfiducia proprio di chi mette in pratica, ogni giorno, il suo operato.
Sia, Sindaco, all’altezza dell’idea che vorrebbe che i suoi cittadini avessero di lei senza per questo avere paura di ammettere qualche sbaglio. Per citare John Fitzgerald Kennedy “Il grande nemico della verità non è solo la menzogna: deliberata, creata ad arte e disonesta, quanto il mito: persistente, persuasivo ed irrealistico”.
Paolo Romano – Capogruppo Il Passo Possibile