Mercoledì, 11 Dicembre 2013 17:01

Il Tribunale dell'Aquila dice 'si' alle cure stamina per Noemi

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Di Maria Giovanna Stati. ll Tribunale dell'Aquila ha deciso che la piccola Noemi, affetta da SMA di tipo 1, potrà sottoporsi alle cure con il metodo Stamina presso gli Spedali civili di Brescia, dove questo trattamento viene effettuato come cura compassionevole.

Il presidente del Tribunale Giovanni Novelli, il relatore Italo Radoccia e il giudice Maria Carmela Magarò hanno ordinato l'immediata somministrazione delle cellule staminali riformando, così, il provvedimento depositato lo scorso 25 novembre dal giudice del lavoro Anna Maria Tracanna, la quale aveva rigettato il ricorso d'urgenza dei genitori della piccola. “È bellissimo - ha detto il padre di Noemi, Andrea Sciarretta, 26 anni - l'ordinanza è definitiva. È una notizia che aspettavamo da tempo e ci dà una gioia immensa e una grande speranza. Aspettiamo ora che la promessa diventi concreta con l'avvio delle cure”.

Dopo i tentativi presso il Tribunale di Chieti, il “no” dell'Aquila, l'incontro a Santa Marta con il pontefice e la sospensione del decreto contro il metodo Vannoni emesso dal Ministero della Salute, finalmente la vicenda di Noemi sembra essere vicina ad una svolta decisiva. Adesso a fare paura, però, sono i tempi sempre più lunghi a causa delle infinite liste di attesa che si sono create presso l'azienda ospedaliera bresciana. Sciarretta fa, quindi, pressione su Gianni Chiodi, ricordando che, stando a quanto detto dal Presidente della Regione Abruzzo e i consiglieri regionali durante i recenti incontri istituzionali, “in Abruzzo ci sarebbe la possibilità di effettuare le cure con il metodo Stamina nell'ospedale di Pescara. Ora non ci sono più scuse”.

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