Mercoledì, 13 Giugno 2018 11:05

Snam, l'Ingv effettuerà studi sismici per la centrale di compressione e il metanodotto

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"Saranno effettuati nuovi studi dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia sul nostro territorio, dove la Snam vuole costruire la Centrale di compressione e il Metanodotto, così come avevo richiesto con determinazione nell'ultima Conferenza dei Servizi lo scorso aprile nella sede della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ribadendo il no al progetto Snam".

Ad affermarlo è la sindaca di Sulmona Annamaria Casini che ieri, insieme al vecesindaco con delega all'ambiente Nicola Angelucci, ha partecipato a un incontro svoltosi a Roma nella sede dell'Isituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Erano presenti il presidente Carlo Doglioni, i tecnici Ingv e i rappresentanti del Mise.

"Si è discusso - scrive Casini- di una convenzione tra il Mise e Ingv per effettuare nuove verifiche di natura tecnica e scientifica sulle aree interessate dall’opera, alla luce dei terremoti registrati negli ultimi anni nel nostro territorio, dato che dalla Valutazione di Impatto Ambientale è passato troppo tempo. Abbiamo rimarcato come quegli studi siano oggi del tutto insufficienti rispetto ad una compiuta valutazione dell’opera rispetto alla sua pericolosità in un territorio come il nostro ad alto rischio sismico".

Gli esiti degli studi saranno illustrati nella prossima Conferenza dei Servizi nell’ambito dell’iter autorizzatorio del metanodotto.

"Gli approfondimenti scientifici riguarderanno anche la Centrale di compressione e dureranno diversi mesi -scrive ancora Casini- spostando dunque nel tempo la conclusione del procedimento. Così come la costruzione della Centrale, già autorizzata, non partirà prima di un anno dal posizionamento delle centraline dell'Arta per il monitoraggio dell’aria. Un lasso di tempo nel quale chiederemo al nuovo Governo di esprimersi politicamente su queste opere, esplicitando una posizione netta in merito ad una politica energetica sostenibile che salvaguardi le aree interne fragili e da preservare dal punto di vista ambientale”.

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