Venerdì, 15 Giugno 2018 14:40

Sabato 23 giugno a Villetta Barrea conferenza internazionale per la terza edizione della “Gran Fondo nel Parco”

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Vi è un profondo legame sportivo e ambientale che unisce le eleganti sponde del Lago di Ginevra a quelle aspre e selvagge del Lago di Barrea, un legame che sarà ancor più  consolidato

Sabato 23 giugno, nel Centro Servizi del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise di Villetta Barrea (AQ) si terrà la conferenza “Sostenibilità ambientale di eventi sportivi nei territori di pregio naturalistico: dagli strumenti di conoscenza e pianificazione ecologica alle buone pratiche” promossa dall’Università degli Studi dell’Aquila e dal Cinsa (Consorzio Interuniversitario Nazionale per le Scienze Ambientali) di cui l’ateneo aquilano fa parte. L’evento è patrocinato da Sandsi (Sport and Sustainability International) che proprio a Ginevra ha la sua sede e ha iniziato a prendere forma a Parigi durante la COP 21 del 2015, grazie all’impulso del Ministero francese per lo Sport.

“L’obiettivo della conferenza” si legge in una nota di Univaq “sarà quello di capire, partendo dal caso concreto di una competizione ciclistica quale la “Gran Fondo nel Parco”, giunta quest’anno alla III edizione, come ideare, progettare e realizzare una manifestazione sportiva che sia in grado di inserirsi al meglio nel contesto ambientale e naturalistico, valorizzandone la biodiversità e garantendone la sostenibilità nel corso delle edizioni”.

“Ogni gara ciclistica nel suo svolgimento, da quelle internazionali come Giro e Tour alle granfondo amatoriali, si avvale storicamente di tutta una serie di cartografia dedicata ad atleti e pubblico, dal “garibaldi” alla planimetria, dal profilo altimetrico alle cronotabelle. Per la prima volta, e non poteva che accadere in Abruzzo e presso l’ateneo aquilano da sempre protagonista della ricerca ambientale per uno dei territori di maggior pregio naturalistico, si abbinerà ad una corsa ciclistica in linea una cartografia tematica come quella di Rete Natura 2000 (la rete di siti creata dall’Unione Europea nel 1992 per proteggere e conservare la biodiversità europea) in modo da capire eventuali precauzioni o anche semplicemente per sensibilizzare pubblico, corridori e carovana al seguito” ricorda Maurizio Biondi, professore ordinario di Zoologia presso il Dipartimento di Medicina clinica, Sanità pubblica, Scienze della vita e dell’Ambiente dell’Università degli Studi dell’Aquila, nonché ciclista su strada e mountain bike.

La giornata di studio è stata voluta dal Comitato Organizzativo della Gran Fondo come ricorda il presidente Simone Carbutti “Per chi organizza una corsa ciclistica in uno dei Parchi più antichi d’Italia, con oltre 50.000 ettari di superficie in cui si trovano 5 siti di Rete Natura 2000 e un area Ramsar, risulta fondamentale favorire il dibattito tra la Comunità scientifica e quella sportiva, al fine di conoscere nuovi strumenti che consentano una migliore pianificazione della gara e divenga in futuro standard di riferimento”.

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