Martedì, 10 Luglio 2018 18:01

Acqua Gran Sasso, Forum H20: "In Consiglio regionale momento positivo di confronto"

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"Si è conclusa poco fa l'audizione di comitati ed associazioni in Consiglio regionale presso la seconda commissione presieduta dal presidente Pietrucci. Per la Giunta Regionale era presente il vice presidente Lolli. Come Mobilitazione per l'Acqua del Gran Sasso abbiamo consegnato copia dell'ultimo esposto depositato in Procura ed evidenziato le molteplici inadempienze ed omissioni che hanno contraddistinto la vicenda. Finalmente abbiamo appreso da Lolli che il tema dell'allontanamento delle sostanze chimiche pericolose, 2.292 tonnellate (1.000 di acqua ragia nell'esperimento LVD e 1.292 di trimetilbenzene dell'esperimento Borexino) è stato posto formalmente dalla Regione ai laboratori di fisica. Dopo quasi due anni di iniziative sul tema da parte dei cittadini anche gli enti hanno capito che non è possibile insistere in una palese violazione di legge".

Lo rende noto la segreteria del Forum Abruzzese dei Movimenti per l'Acqua. Il riferimento è all'esposto depositato il mese scorso presso la Procura di Teramo sulla questione della sicurezza del "sistema" Gran Sasso, dai laboratori alle captazioni passando per i tunnel, l'ennesima corposa segnalazione alle autorità inquirenti sulla vicenda, a partire da quella depositata nell'aprile 2017 che ha portato all'apertura di una prima inchiesta da parte della Procura di Teramo.

Nell'esposto il Forum abruzzese dei movimenti per l'acqua avevano evidenziato come nei laboratori vi sia una faglia attiva addirittura passante, "di un sistema di faglie che in pochi millenni è stato responsabile di diversi terremoti di Magnitudo 7-7,5 e dislocazioni del terreno di diversi metri. Gli apparati e le strutture sono progettate tenendo però conto del solo scuotimento e non della dislocazione; non risulta neanche svolta la microzonazione sismica di terzo livello con apposizione di fasce di rispetto". Non solo. Per diversi esperimenti, avevano sottolineato ancora gli ambientalisti, "non risultano titoli edilizi, permessi dell'ente parco e valutazioni di incidenza ambientali, obbligatorie per legge".

Tornando all'incontro svoltosi oggi in Consiglio regionale, il Forum H20 mette in risalto "il riconoscimento, richiesto anch'esso a gran voce dalla Mobilitazione, che il Gran Sasso debba essere visto come un unicum dal punto di vista idrogeologico, un'unità di gestione. Quindi tutta la storia dei 200 metri non ha ragion d'essere e va superata ampliando per chilometri le aree di rispetto attorno alle captazioni in cui non possono insistere centri di pericolo. Infine Lolli ha chiarito il percorso che la regione intende attuare per il finanziamento degli interventi infrastrutturali, per i quali è indispensabile l'intervento dello Stato in considerazione dei costi, escludendo comunque nuove perforazioni ed interventi invasivi e precisando che da oggi gli studi e i documenti progettuali sono pubblici. Pertanto come Mobilitazione daremo ulteriori elementi di merito non appena avremo letto la documentazione".

"I consiglieri hanno evidenziato l'importanza di assicurare trasparenza e partecipazione dei cittadini, altro aspetto fondamentale. Ci pare che finalmente almeno le principali questioni siano state messe a fuoco -afferma il Forum H20- ora bisogna operare nella direzione indicata. Sarà un percorso faticoso che durerà anni. Per questo la Mobilitazione continuerà a dare il suo contributo in ogni sede per tutelare l'acqua di 700.000 cittadini e un patrimonio ambientale unico".

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