Definitivamente annullate le elezioni amministrative del giugno 2017 a Rocca di Mezzo che avevano visto la vittoria per 9 voti di Mauro Di Ciccio su Emilio Nusca. 

A fine dicembre, il Tar dell'Aquila aveva annullato le consultazioni accogliendo il ricorso di Nusca che aveva lamentato anomalie e irregolarità nei verbali redatti in uno dei quattro seggi allestiti; due mesi prima, i giudici del tribunale amministrativo avevano disposto il riconteggio delle schede e la verifica dei dati riportati sulle varie copie dei verbali: ebbene, all'esito dello spoglio, svolto da un funzionario della Prefettura, erano effettivamente emersi errori evidenti che hanno motivato la decisione del Tar. In sostanza, in uno dei seggi c'era discordanza tra il numero delle schede rinvenute, le schede consegnate e il numero riportato nel verbale di sezione.

Tuttavia, non è stata mai messa in discussione l'effettiva vittoria elettorale di Di Ciccio. Per questo, il sindaco eletto ha deciso d'impugnare la sentenza in Consiglio di Stato.

La sospensiva del provvedimento del Tar doveva discutersi il 22 febbraio scorso: in udienza, tuttavia, il Presidente aveva avvertito che, deciso sulla sospensiva, l’udienza di merito sarebbe stata fissata nel 2019; al contrario, rinunciando al procedimento il merito sarebbe stato discusso alla prima udienza utile. Così è andata: la difesa di Di Ciccio, rappresentata dall’avvocato Carlo Benedetti e Vincenzo Cerulli Irelli, ha preferito accelerare i tempi. 

Si è arrivati, così, all'udienza di merito del 24 maggio e alla sentenza, pubblicata stamane, dei giudici Marco Lipari (presidente), Umberto Realfonzo, Stefania Santoleri, Giulia Ferrari e Ezio Fedullo che hanno rigettato il ricorso di Mauro Di Ciccio confermando il provvedimento del Tar e annullando, dunque, le elezioni. A questo punto, il Comune di Rocca di Mezzo resterà commissariato fino alla prossima primavera, allorquando i cittadini saranno chiamati di nuovo alle urne.