E' morto all'ospedale di Zurigo, dove era ricoverato, Sergio Marchionne. L'ex ad di Fca aveva 66 anni.
Ad annunciarlo è, in una nota, Exor, la holding della famiglia Agnelli. "Con grande tristezza Exor - si legge - ha appreso che Sergio Marchionne è mancato".
"E' accaduto, purtroppo, quello che temevamo. Sergio, l'uomo e l'amico, se n'è andato", scrive John Elkann, il presidente di Exor. "Penso che il miglior modo per onorare la sua memoria sia far tesoro dell'esempio che ci ha lasciato, coltivare quei valori di umanità, responsabilità e apertura mentale di cui è sempre stato il più convinto promotore - aggiunge -. Io e la mia famiglia gli saremo per sempre riconoscenti per quello che ha fatto e siamo vicini a Manuela e ai figli Alessio e Tyler. Rinnovo l'invito a rispettare la privacy della famiglia di Sergio".
Dolore e tristezza a Cugnoli, il paese di famiglia
Tristezza e sgomento a Cugnoli, il paese in provincia di Pescara di cui è originaria la famiglia di Sergio Marchionne. Il dolore della comunità di Cugnoli, dove attualmente vive la zia novantenne Maria, sorella del papà, Concezio, nelle parole del primo cittadino, Lanfranco Chiola: "Questo è un giorno di tristezza assoluta perché, a prescindere da quello che Sergio Marchionne ha fatto come manager, mancherà tanto anche e soprattutto l'uomo che non ha mai dimenticato le sue origini. La comunità risentirà della sua scomparsa. In questo momento - ha detto il sindaco di Cugnoli - a nome del nostro paese voglio esprimere la vicinanza alla famiglia Marchionne". Una rappresentanza del Comune di Cugnoli dovrebbe partecipare alle esequie
Machionne e l'Abruzzo
Marchionne era andato via dall'Abruzzo a 14 anni, per seguire la famiglia che decise di trasferirsi in Canada. Ma il legame dell'ex ad Fiat/Fca con la sua regione natale era rimasto sempre molto vivo.
Dopo il terremoto, nel 2011, Marchionne venne in visita all'Aquila insieme a John Elkann per inaugurare la scuola dell'infanzia realizzata grazie a un contributo di 3 milioni di euro della casa automibilistica (che all'epoca non aveva ancora completato la fusione con Chrysler e si chiamava ancora Fiat) nell'area del progetto Case di Bazzano. Era il 29 settembre.
Ecco un estratto del discorso che Marchionne tenne in quell'occasione: "Sono nato a Chieti e lì ho abitato fino a 14 anni, quando la mia famiglia ha deciso di andare in Canada. Ma l’Abruzzo è sempre rimasto un punto di riferimento importante per me. Torno ogni volta che mi è possibile, per trovare i parenti che abitano ancora nella zona tra Chieti e Pescara e per ritrovare luoghi e volti familiari. Qui ho imparato a superare le piccole grandi paure dell’infanzia e dei primi anni da ragazzo. Ho conosciuto ed apprezzato le straordinarie qualità degli abruzzesi. Penso al senso del lavoro, all’orgoglio di fare le cose e farle bene. Penso al rispetto tra le persone. E penso anche alla solidarietà e alla generosità nei momenti difficili.
E’ stato doloroso, per tutti quanti, vedere l’Abruzzo così profondamente ferito dal terremoto. Purtroppo non era la prima volta che la natura costringeva gli abruzzesi a prove difficili, ma voi avete sempre dimostrato di saper reagire con forza e con grande dignità. Siamo gente tenace e determinata e credo che nulla potrà mai intaccare i valori sani di questa terra".
Marchionne era tornato all'Aquila nell'ottobre 2013 per ricevere dal Consiglio regionale la medaglia Aprutium, onorificenza assegnata a personalità che hanno contribuito alla crescita economica, sociale e culturale dell'Abruzzo.
"Gli abruzzesi cadono e si rialzano da soli, non perdono tempo a lamentarsi, ma fanno producono e ricostruiscono: credo che questo sia l'atteggiamento di cui ha bisogno l'Italia" disse quel giorno il manager.
Il cordoglio di D'Alfonso
"Ho pregato con tutta la mia forza di credente che Sergio Marchionne potesse superare la sfida più importante della sua vita. Dio ha voluto diversamente e io, insieme a tutto l'Abruzzo, piango uno dei figli migliori di questa regione".
Così il presidente della Regione Abruzzo e senatore Pd, Luciano D'Alfonso.
"Egli non ha mai dimenticato le sue origini e ha utilizzato la sua tenacia di abruzzese per costruire un sogno. Ha saputo essere un valore aggiunto, proprio lui che era solito dire: alla fine di ogni giorno bisogna chiedersi se siamo stati in grado di fare la differenza, migliorando il mondo in cui ci troviamo".
"Marchionne ha infatti avuto la capacità di risollevare la Fiat - prosegue la nota di D'Alfonso - e trasformarla in un brand internazionale, la FCA, che oggi è diventato uno dei marchi top seller. Posso testimoniare direttamente il suo interesse per una delle opere-faro messe in campo dall'amministrazione che presiedo grazie al Masterplan: il completamento della Fondovalle Sangro, l'autostrada senza pedaggio che unirà l'Adriatico al Tirreno. Fu proprio lui a chiedermi di realizzare questa infrastruttura per facilitare la movimentazione dei mezzi che transitano nel distretto industriale della Val di Sangro, e la sua richiesta ha trovato terreno fertilissimo poiché ero ben al corrente della necessità quarantennale di effettuare questo intervento. Ringrazio Sergio Marchionne per aver portato la tenacia della sua abruzzesità nel mondo. Alla famiglia porgo le più sentite condoglianze mie e dell'Abruzzo tutto, che da oggi ha un nume in più nell'Olimpo dei Grandi".
Il cordoglio di Di Pangrazio
Il Presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio, esprime il suo cordoglio "per la scomparsa di Sergio Marchionne, illustre e orgoglioso rappresentante della comunità abruzzese che tanto lustro ha dato alla nostra regione, diventando negli anni uno straordinario interprete nel suo settore". "Marchionne - sottolinea Di Pangrazio - è arrivato a essere tra i miglior manager al mondo grazie alle sue straordinarie qualità professionali e umane, facendosi portatore ed eccezionale ambasciatore dei valori e della caparbietà degli abruzzesi. Voglio ricordare che proprio il Consiglio regionale gli ha voluto conferire la Medaglia Aprutium, un'onorificenza assegnata a personalità che hanno contribuito alla crescita economica, sociale e culturale del nostro Abruzzo e Marchionne ne è sicuramente uno dei massimi interpreti". "In questo momento così doloroso - conclude di Pangrazio - l'intera comunità regionale si stringe alla sua famiglia".
Alla Sevel sirene e 15 minuti di stop
Suono delle sirene, silenzio e momenti di raccoglimento e di preghiera di tanti lavoratori. Anche la Sevel di Atessa (Chieti) si è fermata per 15 minuti in segno di lutto per la morte dell'ex Ad di Fca, Sergio Marchionne. Alla notizia della sua scomparsa, il turno A del mattino ha bloccato immediatamente la produzione per 10 minuti, a cui è seguito l'omaggio e il ricordo di Marchionne per 15 minuti, dalle 14.30 alle 14.45, per il turno B pomeridiano.
In nottata, dalla mezzanotte e mezza all' 1.45, sarà nuovamente riproposto l'omaggio di cordoglio al manager che fece visita alla Sevel il 9 luglio 2013, allorquando annunciò investimenti per la fabbrica record del furgone Ducato per 700 milioni di euro.