Venerdì, 27 Luglio 2018 12:26

Ricostruzione, lavoratori Utr contro i sindacati: "Da loro inesattezze, non parlino a nostro nome"

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"I dipendenti degli ex Uffici Territoriali per la Ricostruzione, ricevuti in delegazione dalla senatrice Di Girolamo mercoledì 25 luglio a Roma, si dissociano pubblicamente dal contenuto del comunicato diffuso dal segretario provinciale della Uil Fpl Antonio Ginnetti ed il responsabile delle autonomie locali Uil Fpl Daniele Mingroni".

A scriverlo, in una nota, è un non meglio identificato gruppo di "dipendenti ex Utr".

"I lavoratori" si legge "denunciano le numerose inesattezze riportate nel comunicato, a partire dall'annuncio di una "mobilitazione generale tra poco più di un mese" anche a nome del personale impiegato presso gli ex Utr dei quali la sigla Uil non risulta minimamente rappresentativa.

"Nella nota a firma Uil" continuano i lavoratori "si legge di molteplici richieste che sarebbero state oggetto di dialogo fra i lavoratori ex UTR ed il Governo, e si minaccia, nel caso in cui "l'interlocuzione sulle scadenze contrattuali con il Governo non sarà proficua" una mobilitazione generale di tutti i lavoratori coinvolti nella ricostruzione".

"Ciò posto i dipendenti ex Utr" si legge ancora "intendono chiarire in maniera definitiva che l'interlocuzione avviata con il Governo nella persona della Senatrice Di Girolamo, ha avuto ad oggetto esclusivamente le istanze dei lavoratori impiegati presso gli ex Utr; la stessa Senatrice, ha compreso e condiviso le esigenze del lavoratori, vincitori di un concorso pubblico a tempo indeterminato e contrattualizzati mediante un contratto anomalo, ossia "scandaloso", come definito dalla Senatrice Di Girolamo".

"In considerazione della delicatissima fase in cui, anche a seguito della soppressione degli Uffici Territoriali della Ricostruzione, si trovano ad operare i dipendenti che vedono a rischio i diritti più elementari dei lavoratori del pubblico impiego, si denuncia l'inopportuna e ingiusta strumentalizzazione della protesta da parte del sindacato UIL per finalità estranee alle problematiche dei dipendenti degli ex Uffici Territoriali per al Ricostruzione".

"I dipendenti diffidano la Uil da qualsiasi comunicazione a nome degli stessi".

La nota di un'altra lavoratrice

Sempre in forma anonima, abbiamo ricevuto un'altra precisazione da parte di una lavoratrice del "soppresso Utr/costituendo sortello Usrc".

La pubblichiamo qui di seguito

Non posso che rimanere sconcertata quando mi imbatto in comunicati come quelli della Cgil e della UIL apparsi oggi (ieri, ndr) su alcuni siti di informazione on-line.

Dichiarazioni che sconcertano ma allo stesso tempo chiariscono perché non si riescono a trovare soluzioni ai problemi dei lavoratori impiegati nella ricostruzione: perché si continua a mettere tutto nello stesso calderone, a voler trattare tutto e tutti allo stesso modo.

E’ forse necessario fare un po’ di chiarezza.  Per la stampa, per l’Ance, per gli Ordini professionali, per cittadini e per la vecchia classe politica.

Per fronteggiare la ricostruzione la legge n. 134/2012 ha disposto, in deroga alle leggi ordinarie, che “il comune dell'Aquila e i comuni del cratere sono autorizzati ad assumere a tempo indeterminato, a decorrere dall'anno 2013, complessivamente 200 unità di personale, previo esperimento di procedure selettive pubbliche, di cui fino a 128 unità assegnate al comune di l'Aquila e fino a 72 unità assegnate alle aree omogenee.

I 200 lavoratori dei Comuni del cratere (art.67-ter c.5 L.134/2012), reperiti attraverso una procedura concorsuale (il c.d. “concorsone”) gestita dalla Commissione interministeriale per la riqualificazione della pubblica amministrazione (Ripam) ed esaminati da commissioni interministeriali, hanno stipulato un contratto di lavoro a tempo indeterminato contenente una singolare clausola secondo la quale il lavoratore “prende atto che ... l’assunzione in argomento viene effettuata aumentando temporaneamente la pianta organica del Comune...Inoltre a decorrere dal 2021 il personale assunto ai sensi dell’art. 67 ter risultante eventualmente in soprannumero sarà assorbito secondo le ordinarie procedure vigenti”.

I 50 dipendenti a tempo determinato sono stati assunti con selezione per titoli e colloquio.

Ad oggi:

- le 72 unità assegnate alle aree omogenee (di cui solo una trentina sono quelli assunti al momento dell’istituzione degli uffici, con un continuo e inarrestabile esodo!), contrattualizzate fino a dicembre 2022 con i comuni capofila sono impiegati presso i “soppressi UTR/istituendi
sportelli Usrc” (in una situazione indicibile di caos organizzativo/normativo) si occupano di istruttoria delle pratiche della ricostruzione e dei relativi stati di avanzamento (pur non avendo riconosciuto l’adeguamento economico di cui al c.d. “emendamento Castricone”), hanno la certezza che i 56 comuni di riferimento al 2023 non avranno la necessaria capienza assunzionale;
- le 128 unità assegnate al Comune di L’Aquila e con questo contrattualizzate fino a dicembre 2022, si occupano principalmente delle ordinarie mansioni dell’Ente e dall’Amministrazione hanno più volte avuto rassicurazioni sulla necessaria capienza assunzionale al 2023;
- le 50 unità a tempo determinato sono contrattualizzate 25 con il Comune di L’Aquila e 25 con il Comune di Fossa fino al 31.12.2018 (prorogabile fino al 2020), impiegati rispettivamente presso l’Usra e l’Usrc (con l’adeguamento economico di cui al c.d. “emendamento Castricone”), dove svolgono diverse mansioni di competenza degli stessi uffici;

Chiaramente se soluzioni ci sono, come tutti ci auguriamo, non possono che essere differenziate per ciascuna delle situazioni sopra riportate ed è triste vedere come fino ad oggi, sia la politica che i suddetti sindacati, hanno concordemente trattato tutto allo stesso modo per poi stupirsi che non
se ne venga a capo.Ma ciò che più sorprende è che proprio ieri (25 luglio) rappresentanti dei lavoratori ex Utr, l’Usrc, la Uil (che tra l’altro non mi risulta rappresentare lavoratori Utr), la Cgil e l’Usb sono stati ricevuti dalla Senatrice abruzzese Di Girolamo la quale si è dimostrata aperta ed operativa (essendo consapevole delle differenti situazioni che si sono generate) ad avviare un percorso che risolva, intanto, l’urgente questione della riorganizzazione della governance per i 56 comuni del cratere che fanno riferimento ai soppressi Utr. E proprio ora Uil e Cgil minacciano lo sciopero di tutti i lavoratori della ricostruzione...

Ma dove erano la Uil e la Cgil quando sono state puntualmente disattese le (vane) promesse che di volta in volta ci faceva l’ex Senatrice Pezzopane?

Utr, Ginnetti e Mingroni: "Vicinanza a tutti i lavoratori e cittadini, nessuna strumentalizzazione"

"La Uil Fpl ribadisce la vicinanza a tutti i lavoratori e rigetta le accuse di strumentalizzazione relative alla vicenda dei dipendenti degli Uffici territoriali per la ricostruzione. Il nostro sindacato rappresenta le istanze di tutti i lavoratori e cittadini".

Lo affermano il segretario provinciale della Uil Fpl Antonio Ginnetti e il responsabile delle autonomie locali Uil Fpl Daniele Mingroni. "La Uil Fpl comprende la peculiarità e la gravità dell’attuale situazione degli Utr, ribadendo che non c’è stata alcuna intenzione di strumentalizzare la vicenda in favore di altre categorie di lavoratori – aggiungono - E’ pur vero, tuttavia, che l’attuale vertenza che ha ad oggetto la soppressione degli Utr e la conseguente condizione surreale dei lavoratori, è un elemento del più ampio e problematico panorama di tutti i lavoratori impiegati nella ricostruzione. Appariva chiaro nel comunicato diffuso che le situazioni fossero differenziate e che l’incontro con la senatrice Di Girolamo non avesse avuto ad oggetto una trattazione generale, ma specifica degli Utr – concludono Ginnetti e Mingroni – Rimaniamo a disposizione dei lavoratori per la prosecuzione della vertenza".

Ultima modifica il Venerdì, 27 Luglio 2018 15:24

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