Colpo di mannaia del Mibact sui trasferimenti agli enti culturali aquilani che aderiscono al Fus, il fondo unico per lo spettacolo.
Ieri, venerdì, sul sito www.spettacolodalvivo.beniculturali.it, sono state pubblicate le tabelle con le assegnazioni dei contributi relativi al 2018 (su programmazione triennale). I tagli del ministero, guidato da Alberto Bonisoli, in quota Cinque Stelle, sono stati pesanti: alle istituzioni aquilane il ministero ha tolto, complessivamente, 400mila euro.
La più colpita è la Sinfonica, che si è vista decurtare il contributo di oltre 100mila euro. La Barattelli riceverà 46mila euro in meno, i Solisti Aquilani 74 mila, il Tsa quasi 50mila.
I tagli sono ancor più pesanti perché arrivano a estate inoltrata, quando ormai è andata via più della metà della stagione e gran parte dell'attività portata avanti si è già svolta.
I vertici degli enti hanno subito informato il sindaco Biondi e i parlamentari eletti all’Aquila, tra cui Luigi D’Eramo e Stefania Pezzpane.
Il primo cittadino ha avuto già un colloquio con il neo nominato sottosegretario dei Cinque Stelle Gianluca Vacca, recatosi in visita all’Aquila proprio la settimana scorsa.
Vacca avrebbe assicurato che i soldi verranno rimessi più avanti, in autunno, grazie a un fondo da 10 milioni di euro proveniente da alcune economie.
Ma le rassicurazioni non fanno stare tranquille le istituzioni, che lunedì terranno un incontro per affrontare il problema.
“Si tratta di tagli gravi e immotivati” dice Giorgio Paravano, segretario generale della Sinfonica “Gravi perché colpiscono soprattutto gli enti culturali aquilani, visto che, a livello regionale, altre realtà non hanno subito lo stesso trattamento; anzi, in alcuni casi si sono viste aumentare anche il contributo. Immotivati perché sia noi che gli altri avevamo ottenuto punteggi molto alti, grazie alla qualità e alla quantità dell’offerta che abbiamo assicurato, nonostante tutti i problemi che ci affliggono. Il ministero non ha tenuto minimamente conto della situazione straordinaria in cui viviamo dal 2009, ulteriormente aggravatasi dopo i terremoti del 2016/2017, né delle deroghe che i precedenti governi ci avevano sempre riconosciuto e che erano state estese fino al 2020. Per molti di noi questi tagli significheranno la fine dell’attività: si vuole togliere all’Aquila una delle poche cose che le sono rimaste, la cultura”.
Secondo alcune indiscrezioni, a livello ministeriale avrebbero pensato che i tagli sarebbero stati compensati dai fondi Cipe del 4%, che com’è noto spettano anche al settore cultura. Ma quei soldi, obiettano gli enti, "non possono sostituire i trasferimenti ordinari e sono stati pensati proprio come compensazione alle difficoltà in cui siamo costretti a lavorare, a iniziare, ovviamente, dalla mancanza di teatri, auditorium e altri spazi dedicati".
Stefania Pezzopane: "Uno scippo"
A sollevare la questione è stata la deputata dem Stefania Pezzopane. "Il primo atto del 'governo del cambiamento' in materia di cultura è lo scippo delle risorse destinate ad importanti enti abruzzesi con sede nel cratere, a L'Aquila e destinatari del Fus. Il Mibact ha infatti deciso di tagliare circa 400mila euro di finanziamenti per il 2018 all'Istituzione Sinfonica Abruzzese, al Teatro Stabile d'Abruzzo, ai Solisti Aquilani e alla Società Aquilana dei Concerti B. Barattelli. Si tratta di un attacco senza precedenti - l'affondo - che appare ancor più inconcepibile se pensiamo che il nuovo ed unico sottosegretario abruzzese, è proprio al ministero della Cultura ed è un grillino recentemente in visita al Sindaco ed alla Sovrintendente. Incontri nei quali si è ben guardato di parlare di tagli ai fondi ministeriali, anzi si è prodigato in annunci. Viene allora da chiedersi: dov'era l'esponente M5s Gianluca Vacca mentre il governo assumeva questa assurda decisione?".
Una scelta - ha aggiunto Stefania Pezzopane - che va nella direzione esattamente opposta a quella del precedente ministro, Dario Franceschini, "che destinava per legge il 4% dei fondi della ricostruzione proprio alla rinascita del territorio ed anche alla promozione culturale, che sceglieva L'Aquila per il Jazz e tanto altro ancora. Adesso occorre subito porre rimedio a questo grave errore, trovando immediatamente le risorse per dare certezza operativa agli enti culturali e garanzie occupazionali a tutti gli operatori. Sarà battaglia affinché il governo restituisca fino all'ultimo euro alle istituzioni abruzzesi scippate".
Gianluca Vacca: "La legge è del Pd"
A stretto giro, la replica del sottosegretario Gianluca Vacca. "In merito alle critiche rivolte per la decurtazione subite dagli enti dello spettacolo dell’Aquila, Stefania Pezzopane dimentica, o fa finta di dimenticare, che la normativa, i criteri e le commissioni che hanno deciso la nuova ripartizione dei fondi per lo spettacolo sono frutto del precedente governo; quindi, le consigliamo di rivolgere queste critiche pubblicamente al suo compagno di partito Dario Franceschini, precedente Ministro dei beni culturali".
Il sottosegretario abruzzese del Movimento 5 Stelle si è detto basito per le dichiarazioni di Pezzopane, "perché dimostra mala fede o addirittura, nonostante il lungo curriculum politico della deputata, una totale ignoranza della normativa e delle leggi. I nuovi meccanismi introdotti dal precedente governo Pd, che sono la causa della decurtazione dei fondi agli enti aquilani, hanno creato squilibri su tutto il territorio nazionale, con pesanti conseguenze soprattutto per le istituzioni dello spettacolo del sud Italia. E’ intenzione di questo governo intervenire per apportare dei correttivi e migliorare il meccanismo di funzionamento di assegnazione delle risorse del FUS".
Stefania Pezzopane: "Pronta ad un confronto pubblico"
La deputata dem Stefania Pezzopane, a sua volta, si dichiara sconcertata dalla risposta del sottosegretario Vacca, "gravissima perché dice cose non vere; mentre Vacca perde tempo ad insultarmi, gli suggerisco come risolvere il problema, visto che ci sono disponibili 10 milioni di Euro del riequilibrio: prenda li i 400mila euro scippati".
La norma non è cambiata, le commissioni non sono cambiate - ha inteso chiarire - è cambiato solo l’indirizzo politico. "Ora infatti c’è il governo gialloverde. Che evidentemente non ha dato indirizzi precisi di salvaguardia delle istituzioni del cratere alla direzione generale come avveniva in passato. Si assumano fino in fondo le responsabilità di quello che fanno e non scarichino su il Pd e sul Ministro Franceschini, con il quale sulla cultura e sulle istituzioni culturali, a livello nazionale abbiamo fatto cose straordinarie. Invito perciò il sottosegretario Vacca subito ad un confronto pubblico sul tema dei finanziamenti alla cultura, sul perché di questo taglio su L’Aquila, e se è d’accordo con me a recuperare subito le risorse scippate con i 10 milioni del riequilibrio".
"Conosco bene la normativa; il sottosegretario Vacca parla di danni provocati dal decreto Franceschini: ebbene, il primo decreto e’ del luglio 2014, poi modificato e nessuna istituzione ha subito decurtazioni proprio in virtù di quel decreto e del combinato disposto col decreto terremoto. La normativa non è cambiata in questi anni ed e’ la stessa che ha consentito di mantenere le risorse su uno standard elevato. Le commissioni hanno lavorato nella fase finale del governo dimissionario ed hanno concluso il lavoro a governo, ministro e sottosegretari gialloverdi insediati. Sul cratere si sono sempre fatte operazioni di riequilibrio, proprio perché queste istituzioni non possono reggere gli standard degli altri territori. Queste nostre istituzioni non possono gareggiare alla pari con gli altri (in particolare sugli aspetti quantitativi, ovvero spettatori, circuito, ecc). Non contiamo solo i danni del terremoto 2009, ma anche quelli del 2016/2017. Mi batterò perché vengano restituiti al territorio tutti i 400.000 €”.