Venerdì, 10 Agosto 2018 12:52

Project financing Ospedale di Chieti, Marcozzi diffida la ASL e invia le carte in Procura

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La Consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Sara Marcozzi ha inviato una diffida al Direttore generale della ASL, dott. Pasquale Flacco, al Direttore amministrativo, dott.ssa Tiziana Petrella e, per conoscenza. alle Procure della Repubblica di Chieti, Pescara e L'Aquila, nonché alla Corte dei Conti e all'ANAC.

"In queste due settimane, ho avuto modo di approfondire le ultime delibere approvate dalla Giunta regionale e sembra di essere dinanzi a puro dilettantismo amministrativo", l'affondo di Marcozzi; "per questo ho deciso di inviare una diffida alla ASL, mettendo in conoscenza anche le procure. Mi auguro che il dg Flacco faccia proprie le mie perplessità, procedendo al blocco della procedura e ricorrendo contro la delibera di Giunta che impone alla ASL, a mio avviso illegittimamente, determinate scelte".

Sono numerose, infatti, le illegittimità che metterebbero in serio rischio tutta la procedura: "la dichiarazione di pubblico interesse avrebbe dovuto essere emessa entro tre mesi dalla presentazione del progetto (vale a dire entro il 4 Luglio 2014) dall'amministrazione aggiudicatrice e, dunque, dalla ASL Lanciano-Vasto-Chieti. Non dalla Regione. La vicenda si sarebbe dovuta concludere 4 anni fa ma, inspiegabilmente, si sceglie di tenere in piedi un progetto sin dall'inizio zoppicante, nonostante siano ampiamente scaduti i termini concessi dal Codice degli appalti", ha sottolineato Marcozzi.

Non solo. "A partire dal 19 Aprile 2016, con l'entrata in vigore del Nuovo Codice degli Appalti, l'amministrazione aggiudicatrice (la ASL Lanciano-Vasto-Chieti e non la Regione) avrebbe dovuto dichiarare, sempre entro il termine perentorio di tre mesi dalla presentazione del progetto, la fattibilità della proposta. Appare evidente, dunque, come la Regione non possa sostituirsi alla ASL. La dichiarazione di fattibilità spetta all'Amministrazione aggiudicatrice ossia alla ASL Lanciano-Vasto-Chieti".

Spetta sempre alla ASL, in quanto amministrazione aggiudicatrice, bandire la gara nonché stabilire un prezzo consistente in contributo pubblico e non alla Regione. "Il ricorso alla procedure di finanza di progetto per la costruzione degli ospedali in genere va bloccato", ha ribadito Marcozzi. "Da anni ormai abbiamo evidenziato i rischi di tali procedure, dal lievitamento dei costi per la collettività, all'esternalizzazione dei servizi in danno dei diritti economici e sociali dei lavoratori, alla probabile diminuzione in termini di qualità dei servizi come già accaduto per le esternalizzazioni delle mense e di altri servizi. Nell'incontro di qualche settimana fa con il Ministro Giulia Grillo - ha aggiunto la consigliera pentastellata - ho avuto la conferma che per l'edilizia sanitaria abruzzese sono disponibili fondi statali pari a 342 milioni di euro. A questi vanno aggiunti, un nuovo piano straordinario per l'edilizia sanitaria cofinanziato da INAIL che sarà presto disponibile. Per questi motivi, ritengo che intestardirsi su questa scelta del project financing sia davvero pericoloso e inutile. Pertanto - ha concluso - nella diffida ho chiesto al Direttore Flacco di sospendere la procedura e di attivare un ricorso contro la delibera di giunta a nostro avviso illegittima".

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