"Trovo assurdo che sulla vicenda Murata Gigotti l'amministrazione non abbia ritenuto di ascoltare le associazioni che la popolano, associazioni che finora hanno visto calare sulla testa una decisione dall'alto, a fatto compiuto, senza la possibilità di un confronto con l'ente".
Si legge in una nota del consigliere comunale e segretario cittadino del Pd, Stefano Albano, che ha chiesto alla presidente Elisabetta Vicini di convocare una riunione della Commissione 'Garanzia e Controllo' per dare la possibilità di "presenziare ed intervenire alle 13 associazioni che hanno in Murata Gigotti la propria casa, e che quindi si troverebbero nelle condizioni di essere senza sede nel caso in cui la decisione di rescindere il contratto con i proprietari del casale venisse confermata".
Albano ha aggiunto che "soltanto dalla viva voce dei rappresentanti delle associazioni sarà possibile comprendere quanto la decisione di rescindere il contratto potrebbe incidere nell'erogazione di servizi alla popolazione, in primis quella della frazione di Coppito, ma che fanno riferimento naturalmente a un territorio più vasto, e se queste associazioni sarebbero effettivamente in grado di proseguire le proprie attività a seguito di una ricollocazione. Si parla di Protezione civile, servizi culturali come la biblioteca, aggregativi come nel caso del Centro sociale anziani, laboratori (come quello teatrale), formazione (scuola di canto, il percorso naturalistico nel Parco, alcuni corsi come quelli di informatica e di lingue straniere), e altro, come il centro estivo e le attività per i bambini, e si cita solo una minima parte delle attività svolte".
Dunque, l'affondo: "Visto che l'atto arriva da un'amministrazione che si è sempre dichiarata paladina delle necessità delle frazioni, e considerato che nessuno auspica che una città come l'Aquila, ancora alle prese con la terribile dispersione aggregativa causata dal sisma del 2009, perda fattori ed elementi di coesione, sarebbe paradossale scoprire che le associazioni, una volta private della sede in questione, si troverebbero nella sostanziale impossibilità di fare attività e quindi fornire servizi. In generale - ha concluso Albano - credo sia indispensabile che i consiglieri comunali, di maggioranza e minoranza, abbiano la possibilità di ascoltare chi della scelta amministrativa è direttamente interessato e trarre le proprie conclusioni per le valutazioni e le scelte successive".
Intanto, il presidente del Consiglio territoriale di partecipazione numero 5 [Coppito, Pettino, Cansatessa e San Vittorino], che proprio a Murata Gigotti trova sede, ha convocato per domani, alle 18:30, una riunione - sollecitata vivacemente da alcuni consiglieri - per discutere proprio della delibera di Giunta 332 del 27 luglio scorso che, di fatto, ha dato lo 'sfratto' alle associazioni, oltre che del "taglio abusivo di piante secolari presso la pineta del Parco", argomento sollecitato dallo stesso presidente Giuseppe Romano, che, nei giorni scorsi, si era espresso favorevolmente alla decisione della Giunta comunale.
Alla riunione sono stati invitati il sindaco Pierluigi Biondi e il vice sindaco Guido Quintino Liris, oltre ai rappresentanti degli altri Consigli di partecipazione del Comune dell'Aquila; è evidente come si discuterà, anche, del senso stesso degli istituti, se è vero che la decisione assunta dalla Giunta di disdire il contratto d'affitto per il casale di Murata Gigotti non è mai passata all'attenzione dei consiglieri del Ctp, espressione del territorio.