Da qualche giorno per vie ufficiose serpeggiano voci riguardo Murata Gigotti.
Per capire meglio la situazione ripercorriamo un po’ gli eventi:
Il 5 novembre del 2008 il Comune dell’Aquila stipula un contratto di locazione con i proprietari dei locali siti a Murata Gigotti, con il quale si impegna per sei anni affittando lo stabile.
I locali vengono individuati come sede della V circoscrizione e del Centro Sociale Anziani oltre che per altre attività sociali e culturali organizzate da varie associazioni.
Nel 2009 la città, a causa del sisma, viene stravolta. Rimasta priva di strutture e avendo necessità di ogni servizio, gli enti del terzo settore si danno da fare, facendo esplodere quel moto di associazionismo e solidarietà che caratterizzò l’immediato post terremoto.
Da qui Murata Gigotti diviene sede di una tendopoli e la Pro Loco di Coppito, insieme al gruppo della protezione civile del posto, hanno presidiato la zona spendendosi senza riserve.
In quegli anni vengono anche portate avanti molte attività per coloro che passano per l’area.
Viene aperta la sala studio e la biblioteca con circa 1300 volumi, fra i quali anche alcuni testi donati dalla Presidenza della Repubblica, si procede alla bonifica dei terreni curando il verde pubblico e urbanizzandoli realizzando a spese delle associazioni i sottoservizi permanenti utilizzati per la tendopoli.
Successivamente, come si legge nel verbale della Giunta Comunale del 28 novembre 2014 “la presenza e l’attività della Pro Loco, sia nella gestione del Parco della Murata Gigotti che del Casale, è diventata sempre più rilevante, tanto da diventare un punto di riferimento per l’intera comunità locale ed esempio virtuoso di gestione dal basso di attività sociali, culturali e ricreative.”
Fra queste attività sono rientrate anche una nuova piantumazione e la manutenzione permanente del parco, l’organizzazione di campi estivi, la realizzazione di un parco giochi attrezzato, il già nominato servizio di biblioteca comunale e sala studio, la biblioteca per bambini, la continua e produttiva cooperazione con le altre associazioni del territorio, le manifestazioni culturali e le raccolte fondi per la Caritas.
Tutte queste sono attività che oltre ad aver coinvolto molte persone, hanno anche creato una rete che è divenuta un circolo virtuoso di rinascita sociale e di messa a disposizione di servizi.
Ancora nel verbale di Giunta del novembre 2014 si legge che le attività organizzate a Murata Gigotti “rappresentano momenti di aggregazione sociale e crescita culturale e civile della comunità locale che si ritiene debbano essere salvaguardati ed incentivati dall’Amministrazione Comunale”.
Queste parole, piene di riconoscenza e rispetto nei confronti dell’operato portato avanti da quell’alveo di associazioni, portarono, nello stesso verbale del 2014, la Giunta Comunale a deliberare che alla Pro Loco di Coppito sarebbe stato assegnato temporaneamente l’immobile sito in Murata Gigotti fino a quando non si sarebbe liberato il MUSP della scuola di Coppito. Così il contratto di locazione per il Casale venne rinnovato per altri sei anni.
Nel 2018 però le cose cambiano. Infatti la nuova Giunta Biondi nella seduta del 27 luglio dell’anno in questione sostiene che “nell’ottica del contenimento della spesa pubblica” l’Amministrazione Comunale “sta attuando una razionalizzazione dei fitti passivi”; per questo motivo stabilisce di dismettere la locazione passiva dei locali di Murata Gigotti recedendo dal contratto con due anni di anticipo ed impegnandosi a ricollocare l’associazione Pro Loco di Coppito e il Centro Sociale Anziani facendo ricorso alle disponibilità alloggiative del progetto CASE e MAP.
In seguito a questa delibera si aprì un forte dibattito in città, ma sta di fatto che le associazioni rimasero nella loro sede e il ricollocamento non venne effettuato.
Nel frattempo, la Pro Loco e la protezione civile così come la biblioteca e il centro anziani hanno continuato a fornire i loro servizi continuando a portare avanti quell’opera di rigenerazione sociale e di inclusione che negli anni non si è mai affievolita. Inoltre nel corso di questi anni hanno continuato anche a sancire convenzioni con il comune per le aree di attesa e di accoglienza, per i grandi eventi, hanno svolto un importantissimo lavoro nell’emergenza covid, così come ha riconosciuto la Giunta Regionale, la quale attesta che la Pro Loco di Coppito “Ha reso disponibile la propria sede per la compilazione delle domande per l’accesso al contributo per l’acquisto di beni di prima necessità rivolto ai nuclei familiari a rischio esclusione sociale per effetto del diffondersi della malattia covid 19”.
Poi c’è stato l’impegno nell’emergenza alimentare sempre durante il covid, con la consegna dei pacchi e la diffusione dei buoni spesa, le collaborazioni con la Caritas, la raccolta di vestiti e oggetti per i profughi della guerra in Ucraina e per la loro accoglienza e moltissimo altro.
Un’attività costante, presente in ogni situazione, che si è manifestata nella continua disponibilità a farsi avanti per il prossimo e per la comunità.
Tutto questo oggi è a rischio.
Infatti, la sentenza del maggio 2022 condanna la Pro Loco di Coppito e il centro sociale anziani “all’immediata riconsegna dell’immobile denominato Murata Gigotti” e “al pagamento in favore del Comune dell’Aquila di euro 3.400 mensili a far data dal mese di marzo 2019 sino alla data dell’effettivo rilascio”. Attualmente la somma complessiva che le associazioni dovranno pagare ammonta a 163.326,99 euro e aumenterà di mese in mese fino a quando l’immobile non verrà sgomberato. Tutto questo si traduce ad oggi con il fatto che con ogni probabilità Murata Gigotti il 31 luglio sarà vuota.
Questa è la storia e questo è ciò che sta accadendo.
Non entriamo ovviamente nei termini e nelle questioni giudiziarie, ma c’è una costatazione chiara da fare.
Murata Gigotti in questi anni ha svolto un servizio fondamentale per quella ricostruzione immateriale di cui tanto si parla, è stata un vero cantiere dell’immaginario e non c’è telo nero che possa coprire ciò che sta accadendo.
Il rischio è di perdere un presidio che ha dato valore ad una frazione e ha contribuito a rivitalizzare l’intera città.
Murata Gigotti si è sviluppata a tal punto da non essere più un luogo fisico, bensì un luogo sociale che prescinde dalla sede in cui si trova. Per questo motivo non si può perdere questo patrimonio umano.
Il casale di Murata Gigotti può rimanere vuoto ma la città non può essere svuotata di ciò che ha rappresentato e rappresenta Murata Gigotti.
Non importa dove sia localizzata ma l’importante è che possa continuare a portare avanti l’opera che dal 2008 non si è mai fermata ed è stata un valore aggiunto per l’intera comunità cittadina