Venerdì, 21 Settembre 2018 14:21

SdP, gli ambientalisti svelano il nuovo Pef. La società: "Disinformazione"

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Di Eleonora Fagnani e Roberto Ciuffini - Slittamento della scadenza della concessione di venti anni senza nuova gara, investimenti per 3.140 milioni di euro di cui 2000 pubblici a fondo perduto;e aumento della tariffa del 3,34% annuo fino al 2040.

Sono queste le richieste contenute nella proposta del nuovo Piano Economico Finanziario che Strada dei Parchi ha depositato al Ministero delle Infrastrutture lo scorso 19 settembre.

A rivelarlo sono le associazioni Forum H2O, Nuovo Senso Civico e Stazione Ornitologica Abruzzese, entrate in possesso del documento inedito con un accesso agli atti avviato lo scorso 11 maggio.

"È stato un confronto durissimo -sottolineano le associazioni in una nota- con ricorsi e diffide nei confronti del Ministero delle Infrastrutture e la stessa società Strada dei Parchi che si era opposta. In realtà il Ministero è ancora inadempiente su altri atti che erano stati richiesti riguardanti la procedura seguita. Il suo direttore della Direzione Vigilanza delle Concessionarie Cinelli, pur piegandosi davanti alle ragioni inoppugnabili delle associazioni che gli sono state chiarite dal responsabile della trasparenza dello stesso ente, ha addirittura scritto che noi saremmo di intralcio al lavoro del Ministero".

Nella proposta del nuovo Pef avanzata dal gruppo Toto, sono individuati gli investimenti che il Ministero guidato da Toninelli dovrà valutare: 1.623 milioni per i viadotti, partendo da quelli "più a rischio" (testuale nel documento, ndr); 375 per le pile dei viadotti; 633 per le gallerie; il resto su altri interventi, come l'anti-scalinamento, già in corso. Per la manutenzione ordinaria sarebbero destinati 32,8 milioni ogni anno, rispetto ai 25,8 attuali mentre i posti di lavoro scenderebbero da 447 unità a 350 (-22%).  

Secondo il documento, inoltre, il tasso interno di rendimento della concessione è stato finora del 12,9%. Il costo medio ponderato del capitale ("WACC - Weighted Average Cost of Capital"), il tasso di rendimento minimo che un fornitore di risorse richiede per il proprio contributo di capitale, passerebbe dal 9,71% del PEF attuale all'8,71% (anche a causa del mutato contesto finanziario).

Proposta che le associazioni giudicano "irricevibile".

Inoltre, sottolineano, nel documento non sono specificate in maniera dettagliata le modalità di affidamento dei lavori: "Andranno in gara -si chiedono gli ambientalisti- o verrebbero assegnati direttamente alle società del gruppo Toto? E, nel caso, in che percentuale? Rispetto al Piano economico vigente, infine, mancano all'appello investimenti milionari, come quelli riguardanti quattro aree di servizio. Nonostante vi fosse una previsione di spesa di circa 2 milioni di euro sulle recinzioni in autostrada, vi sono stati diversi incidenti, anche gravi, per impatto con la fauna selvatica".

Per le associazioni, sarebbe fondamentale "avviare una discussione pubblica trasparente per fornire a sindaci, associazioni, sindacati e anche semplici cittadini tutti i documenti, visto che il M5S da anni sostiene l'importanza della partecipazione costante e consapevole dei cittadini alla vita pubblica. Siano pubblicate, ad esempio, le rendicontazioni fornite da Toto in questi anni a supporto della propria attività, in assenza di controlli adeguati sul campo da parte del Ministero".

"Chiariti questi punti -concludono le associazioni- si potrà stabilire prima di tutto se il Concessionario merita o meno di gestire questa infrastruttura strategica per i cittadini abruzzesi e laziali. Poi si potrà, se è il caso, trattare sui contenuti del nuovo Piano Economico Finanziario".

Pietrucci e Pezzopane: "Che partita si sta giocando sul Pef?"

“La sospensione dei rincari per tre mesi è una vittoria parziale, la battaglia continua. La vera partita si giocherà sul Piano economico finanziario”.

A dirlo sono stati Stefania Pezzopane e Pierpaolo Pietrucci, che, proprio mentre le associazioni ambientaliste Nuovo senso civico, Stazione ornitologica abruzzese e Forum  H2O rendevano noti, con un comunicato, i contenuti del nuovo Pef da 3 miliardi e 100 milioni di Strada dei Parchi, hanno tenuto una conferenza stampa per smorzare gli entusiasmi e le dichiarazioni enfatiche seguite al congelamento temporaneo degli aumenti dei pedaggi su A24 e A25, chiedere un atto di trasparenza del ministero sul nuovo Pef e l’apertura, sempre da parte del Mit, di un tavolo di concertazione permamente.

I due esponenti del Pd hanno voluto anzitutto ribattere al Movimento 5 Stelle che, specie sui social, attraverso dei post pubblicati da alcuni suoi esponenti, “ha voluto mettere il cappello su quella che, semmai, è una vittoria dei sindaci e di un intero territorio, conseguenza di una mobilitazione che va avanti da gennaio”.

“Abbiamo assistito” ha affermato Pietrucci “a strumentalizzazioni che denotano una mancanza di rispetto nei confronti di chi in questa battaglia, a fianco dei sindaci, c’è da sempre. Rivendico l’azione svolta da me in Consiglio regionale attraverso una risoluzione approvata all’unanimità e da Stefania in parlamento. E anche l’altro giorno a Roma, quando Toninelli ci ha ricevuto nell’androne del ministero, a protestare con i sindaci c’erano solo tre parlamentari del Pd. Che i Cinque Stelle si attribuiscano questa vittoria è una cosa vergognosa”.

La sospensione” ha voluto puntualizzare Stefania Pezzopane “è una decisione unilaterale di Strada dei Parchi, non c’è nessun atto governativo o del ministro. E poi si tratta, per l’appunto, di una sospensione, il che vuol dire che quello a cui la società rinuncerà per i prossimi tre mesi, circa 5 milioni di euro, se lo riprenderà con gli interessi. Voglio ricordare che quando eravamo al governo, prima con il ministro Lupi e poi con Delrio, imponemmo, con una decisione in quel caso sì governativa, un blocco di tre anni agli aumenti. Blocco che è saltato perché poi strada dei Parchi ha fatto ricorso al Tar, vincendolo”.

“Come mai” si chiede la Pezzopane “all’improvviso Strada dei Parchi torna sui suoi passi facendo ciò che, malgrado le nostre richieste, si era rifiutata di fare? E’ evidente che è in corso, tra la società e il ministero, una trattativa i cui dettagli prima o poi verranno fuori”.

Pezzopane e Pietrucci si riferiscono, appunto, al nuovo Pef, di cui Strada dei Parchi chiede l’immediata approvazione e i cui dettagli sono stati anticipati dalle associazioni ambientaliste.

Se quanto rivelato da queste ultime fosse vero, il piano conterrebbe diverse condizioni contrattuali vantaggiose per Strada dei Parchi, a partire dall’allungamento dal 2030 al 2050 della scadenza della concessione fino alla possibilità di realizzare in house i lavori di manutenzione su A24 e A25, affidandoli alla Toto costruzioni, altra azienda del gruppo Toto, proprietario proprio di SdP. Inoltre, dicono sempre gli ambientalisti, dei 3 miliardi e 100 milioni di investimenti che costituiscono l’ammontare del piano, ben 2 sarebbero a carico dello Stato, cioè della collettività.

“Come farebbero i Cinque Stelle, che oggi parlano di rimettere in discussione tutte le concessioni per la gestione delle autostrade, ad accettare queste condizioni?” si chiedono Pietrucci e Pezzopane.

“Vogliamo ricordare” hanno poi aggiunto i due “che il vecchio Pef, quello da 7 miliardi, venne respinto perché c’erano alcuni punti irricevibili, tra cui quello del nuovo traforo nella Valle Peligna”.

Strada dei Parchi ha sempre sostenuto, e lo ha ripetuto anche negli ultimi giorni, che all’approvazione del Pef sono legate sia la questione dei pedaggi che quella dei lavori di adeguamento antisismico delle di A24 e A25.

A tal proposito, Pietrucci e Pezzopane hanno sottolineato che i 192 milioni di euro contenuti nella bozza del decreto Genova non sono altro che i residui del plafond già previsto dal decreto Mezzogiorno – una parte del quale è stato già speso per la realizzazione delle opere per il cosiddetto antiscalinamento. Si tratta di soldi provenienti dal Fondo di sviluppo e coesione che vennero stanziati come anticipazione di cassa visto che altrimenti gli investimenti per i lavori di messa in sicurezza più urgenti sarebbero potuti partire solo dopo il 2020.

Anche in questo caso, dunque, il governo e i Cinque Stelle in particolare non possono, secondo Pietrucci e Pezzopane, appuntarsi alcuna medaglia.

“La sospensione dei rincari” hanno concluso Pezzopane e Pietrucci “è solo il primo passo, la nostra azione politica e la battaglia dei sindaci vanno avanti e andranno condotte sul Pef”.

Strada dei Parchi: "Su A24/A25 disinformazione e rovesciamento dei fatti"

"Quella in corso in queste ore è un'azione di disinformazione che utilizzando pezzi di documenti ufficiali cerca di rappresentare in maniera distorta i fatti. E i fatti sono questi: la simulazione di piano diffusa dal Forum H2o è una di quelle realizzate da Strada dei Parchi su richiesta del Ministero sulla base delle indicazioni del CIPE. La simulazione del Piano Finanziario non è la prima e né l'ultima elaborata sotto questo schema. Ed è il frutto della decisione presa dal Mit che, nella fase istruttoria, dopo aver analizzato le proposte alternative di SDP che aveva ipotizzato un nuovo tracciato, ha deciso invece che si doveva procedere alla messa in sicurezza l'esistente".

E' la replica di Strada dei Parchi alla conferenza stampa degli ambientalisti e alle polemiche che ne sono seguite. "All'interno di questa visione del MIT l'adeguamento sismico di A24 e A25 sarebbe stato in carico al proprietario, lo Stato, per un investimento di 2 miliardi. La manutenzione prevista nel piano economico finanziario a carico del concessionario per un investimento di 1 miliardo e 50 milioni. La stessa ipotesi di aumento tariffario è frutto di questa indicazione ministeriale e non è, come si vuol far credere, una decisione di SDP. La simulazione della durata dell'estensione della concessione è proprio il frutto o meglio il risultato di diversi scenari studiati e proposti. E comunque deve per forza di cose rimanere all'interno delle direttive dell'Unione Europea".

La società concessionaria ha inteso ricordare che estensioni di concessioni sono già state accordate dalla Ue in Francia negli anni scorsi e nel 2017 per quattro concessioni autostradali italiane. "Quindi nessun favore o via preferenziale sono stati riservati a SDP, nonostante l'urgenza che qui è determinata dai terremoti, che dal 2009 stanno interessando, a ondate, tutta l'area attraversata dal tracciato autostradale. Ciò che è grave è che, tra le carte che il Forum ha diffuso, il movimento ambientalista non considera proprio la lettera che accompagna la simulazione del Piano finanziario, dove chiaramente l'Ad di Strada dei Parchi ricorda, in premessa, che è stato il Ministero a chiedere di mettere su carta un piano sulla base delle indicazioni del CIPE. 'Indicazioni non condivise' sottolinea nella lettera l'amministratore di SDP. Ora il capovolgimento di ruoli che il Forum H2o ha presentato nella sua conferenza, facendo passare la Concessionaria come colei che 'decide o dispone' e il Ministero come colui che sottostà alle decisioni del privato, è grave e irrispettosa dei fatti".

Al Mit si può trovare per intero la documentazione che dimostra come siano stati i ministri delle Infrastrutture a cambiare le proposte relative al nuove Pef, previsto dalla legge 228/12, ribadisce la società del gruppo Toto. "Fu in particolare il ministro Delrio a proporre un primo piano da 700 milioni. E fu lo stesso Delrio a portare successivamente nel dicembre 2016 a Bruxelles un'ipotesi di 1.400 milioni. Ed è stato sempre il ministro Delrio, nelle Informative al Cipe del dicembre 2017 e marzo 2018, ad ipotizzare infine un Pef da 3,1 mld; sulla base di opere indicate con il Parere del Consiglio superiore dei Lavori pubblici del settembre 2017".

Dunque, l'affondo: "viene da pensare che aveva ragione Oscar Wilde, 'diffama, diffama, qualcosa resterà'. Una tecnica seguita alla lettera dai sedicenti organismi 'no profit' abruzzesi nella loro crociata di falsità contro la Strada dei Parchi. Le loro presunte 'rivelazioni' riguardano uno schema di Piano economico finanziario che la società ha già respinto da tempo. Per di più, elaborato dal precedente governo. E la Relazione dell'aprile scorso della Strada dei Parchi lo dimostra ampiamente. In altre parole, sotto i dossier il nulla. La conferma? Le polemiche sulle aree di servizio. I bandi di gara, è noto, sono andati deserti. Unico dato reale, l'impegno di Strada dei Parchi a garantire la manutenzione del tracciato: uno dei più complessi e fragili d'Italia dal punto di vista sismico".

Ultima modifica il Sabato, 22 Settembre 2018 13:18

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