E' morto questa notte Peppe Vespa, 82 anni, storico direttore de 'L'Editoriale'. Lascia la moglie Marisa, i figli Onorino e Carla, sorelle e nipoti. I funerali si terranno domani, alle ore 15:30, presso la basilica di San Bernardino.
Una vita piena e avventurosa, quella di Vespa.
Non solo giornalista dalla penna pungente, per anni pungolo della politica cittadina con le sue temutissime copertine, le vignette satiriche, le fotografie dei potenti 'a testa in giù'; Peppe Vespa era un artista, scultore raffinato, apprezzato direttore dell'Accademia di Belle Arti dell'Aquila.
“Nella sua rappresentazione della figura umana v’è qualcosa di disumano, questo è l’uomo di Vespa in lotta con la violenza che lo soverchia”, spiegò Domenico Teti, parlando della sua arte nel periodo calabrese, quando insegnava all’Accademia di Belle Arti di Catanzaro. “Quello che più ci sorprende di lui è la facilità con cui si serve dei più disparati modi tecnici. Pittura, scultura, disegno, graffiti ed elaborazioni, riesce a fondere tutto in una maniera inconfondibile e del tutto personale, tanto che la critica più qualificata ha indicato in lui le premesse di un futuro caposcuola”.
Ecco, Peppe Vespa è stato un caposcuola, nell'arte così nel giornalismo, col suo giornale che, dai tempi di Tangentopoli, fu precursore di un modo di intendere la professione peculiare e assolutamente innovativo.
Mancherà molto alla città.
La redazione di NewsTown, commossa, si stringe intorno alla famiglia e all'amica e collega Alessandra Cococcetta che, con Peppe, ha condiviso anni d'amicizia e di lavoro 'spalla a spalla'.
Biondi: "Mai banale, non faceva sconti a nessuno"
"Corrosivo, graffiante, talvolta anche eccessivo. Questo era il Peppe Vespa giornalista. Una persona che suscitava sentimenti contrastanti: grandi amicizie ma anche accese ostilità, frutto del suo lavoro mai banale, in cui non faceva sconti a nessuno, neanche a chi lo conosceva e lo frequentava, come il sottoscritto".
È il commento del sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, alla notizia della scomparsa del giornalista aquilano Peppe Vespa. "Aveva fatto del suo quotidiano, prima nella versione cartacea poi digitale, un punto di riferimento per chi volesse conoscere fatti ed eventi che altrimenti non sarebbero venuti alla luce, sul modello del giornalismo d'inchiesta stile 'Candido' o 'L'Ora', naturalmente facendo le dovute proporzioni. Il tutto sempre condito da ironia e sagacia, frutto di quella vena artistica che ha sempre accompagnato la sua esistenza, sin da giovane. Agli amici e ai familiari le più sentite condoglianze" conclude Biondi.
Tinari: "Voce coraggiosa"
"Cronista mordace e pungente, a volte anche sopra le righe, una voce coraggiosa che ha denunciato la verità, spesso in solitudine e senza paura, persona onesta e stimata che ha raccontato le vicissitudini della nostra città per oltre mezzo secolo. Esprimo, in qualità di Presidente del Consiglio comunale e come singolo cittadino, le più sentite condoglianze alla famiglia Vespa".
A scriverlo, in una nota, è il presidente del consiglio comunale Roberto Tinari.
Pezzopane: "Artista vero, libero ed originale"
"L'ultima volta che l'ho incontrato era visibilmente ferito dal suo male. Mi è dispiaciuto saperlo sofferente e vederlo così consumato, lui che esprimeva sempre tanta energia. Porgo le mie sentite condoglianze alla moglie Marisa, ai figli Onorino e Carla, alle sorelle ed ai nipoti. Ed alla redazione dell'Editoriale da lui fondato".
Così la deputata dem Stefania Pezzopane.
"La sua scrittura era pungente, e spesso andava oltre le righe. A volte Peppe era persino shockante nelle sue ricostruzioni delle vicende aquilane. Conservo da qualche parte qualche sua aspra copertina, le vignette a testa in giù. Visitando il suo Museo per il quale tanto si era prodigato, e dove si svolgono attività per ragazzi ed artisti, ho recentemente visto le sue inedite opere e sono rimasta colpita perché era un artista vero, libero ed originale. Riposi in pace."