Martedì, 09 Ottobre 2018 11:46

Comune, abbandonato il progetto della sede unica: uffici in centro

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E dunque, si è sciolto il nodo sulla sede unica comunale: l'amministrazione Biondi non darà seguito al progetto di realizzarla all'autoparco comunale; lì verrà realizzato il nuovo autoparco, con la demolizione e la ricostruzione della vecchia struttura, in un progetto più ampio che prevede, tra l'altro, l'adeguamento del collettore transitante in adiacenza dell'area. Nel medesimo 'organismo' edilizio è concepita la realizzazione di destinazioni direzionali per funzioni istituzionali di Protezione civile e di controllo del territorio, al fine di detenere un apparato organico per le attività emergenziali e di prima assistenza alla popolazione. A completare l'intervento, la previsione di parcheggi per gli utenti e i dipendenti, in una apposita struttura multipiano da realizzare nell'area dell'ex mercato ortofrutticolo (verranno realizzati circa 230 posti auto), nonché l'edificazione di un parcheggio ad un unico livello interrato per circa 70 autovetture (in particolare, veicoli di servizio per la Polizia municipale, veicoli per i servizi di rappresentanza ed altri veicoli di servizio). 

E' stato rielaborato in questo senso il 'Documento preliminare alla progettazione' che verrà a breve approvato dalla Giunta comunale; dunque, verranno attivate le procedure per la pubblicazione di un concorso internazionale di progettazione da espletare a procedura aperta articolata in due fasi, con l'opzione di assegnare al vincitore, con procedura negoziata senza bando, l'incarico per la progettazione definitiva, esecutiva e di coordinamento per la sicurezza in fase di progettazione. 

Questo sarà il primo lotto d'interventi che, da quadro economico, avrà un costo stimato di 13.5 milioni di euro, 9.9 per le opere. 

E le altre funzioni del Comune? Detto che Palazzo Margherita, oggetto d'intervento di restauro, tornerà ad essere la sede degli uffici di rappresentanza dell'Ente e del Consiglio comunale, verrà demandata alla previsione di un secondo lotto d'interventi la realizzazione di più sedi aggregate degli uffici comunali, con l'intenzione manifestata di recuperare ed utilizzare patrimonio edilizio pubblico con destinazione prevalentemente direzionale. Tre i principi che guideranno le scelte: il riuso del patrimonio edilizio esistente, la locazione in centro storico, o nelle immediate vicinanza, la facilità d'accesso ai servizi per gli utenti. Le nuove localizzazioni dell'intervento saranno definite a valle di ricognizioni, analisi, verifiche di fattibilità che saranno oggetto di successivi atti; l'orientamento è chiaro, però: riportare gli uffici in centro storico così da contribuire a rivitalizzare il cuore pulsante del capoluogo. 

A definire gli intendimenti del centrodestra al governo della città è stato il sindaco Pierluigi Biondi, in risposta ad una interrogazione che era stata presentata dal consigliere Lelio De Santis. "Ritengo che anche a costo di qualche sacrificio, della perdita di un pezzettino di efficienza, sia necessario che gli uffici pubblici tornino in centro anche per supportare gli sforzi di natura economica che stiamo facendo attraverso le iniziative legate al progetto Restart oltre che per dare un sostegno ai commercianti e agli artigiani che stanno tornando nel cuore della città", ha sottolineato il sindaco dell'Aquila.

In questo quadro "va iscritto l'emendamento che abbiamo inserito nella Legge di Stabilità per l'anno in corso, per tramite dell'allora direttore dell'Agenzia del Demanio Roberto Reggi, che consente l'assegnazione di immobili cartolarizzati e assegnati ai Fip - fondi di investimento del patrimonio pubblico - anche agli Enti territoriali; in questo modo, avremo la possibilità di trasferire provvisoriamente, con un enorme risparmio per le casse dello Stato che ha in carico i fitti passivi sostenuti dal Comune dell'Aquila, alcuni uffici nei locali che attualmente ospitano l'Inps, in viale Rendina, una volta che l'Istituto sarà tornato nella sua sede storica".

A farla in breve, dunque: l'ex autoparco, oltre al ricovero dei mezzi comunali, verrà destinato a centro direzionale per funzioni istituzionali di Protezione civile e di controllo del territorio; la Giunta nelle prossime settimane approverà il 'Documento preliminare alla progettazione' per attivare poi le procedure per la pubblicazione di un concorso internazionale di progettazione. Appena l'Inps tornerà nella sede storica, alcuni uffici comunali verranno trasferiti in viale Rendina. Intanto, si lavorerà per individuare, in centro storico o nelle immediate vicinanze, edifici pubblici direzionali che potranno divenire sedi comunali permanenti. 

Insomma, c'è almeno una strada tracciata sebbene a dieci anni dal terremoto, e con 35 milioni stanziati alla fine del 2012, ci vorranno ancora anni per ridisegnare la mappa degli uffici comunali. 

Biondi ha inteso fare anche il punto sui fitti passivi che il Comune dell'Aquila versa ancora per le sedi dislocate in giro per la città: nel 2017, l'Ente ha sborsato 1 milione e 95 mila euro, 'coperti' con risorse economiche a valere sulla delibera Cipe 114/2017. Per l'anno in corso, la spesa si abbasserà ad 1 milione e 43 mila euro per la dismissione della struttura che, fino a luglio 2018, ha ospitato il settore Politiche sociali e cultura in via Rocco Carabba, con un risparmio di 52mila euro che arriverà a 125 mila euro nel 2019.

Per il resto, il Comune continuerà a versare nel biennio 2018/2019 poco più di 155mila euro l'anno alla Bahia srl dell'imprenditore Del Tosto per i locali di via Roma, poco più di 143mila euro l'anno a Cascina Quarta srl per gli uffici di via XXV aprile, circa 420mila euro l'anno alla Edil Porta Romana dell'imprenditore Rotilio per l'affitto di via Avezzano e poco meno di 252mila e 500 euro alla Arcamesa sas di Gizzi per via Ulisse Nurzia. 

Ultima modifica il Martedì, 09 Ottobre 2018 19:27

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