Lunedì, 22 Ottobre 2018 13:55

Grafene, al via collaborazione tra Univaq e azienda privata

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L’azienda Ponzio Srl ha messo in campo una collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria industriale e dell’Informazione e di Economia (DIIIE) e il Dipartimento di Scienze Fisiche e Chimiche dell’università dell’Aquila (DSFC) per un progetto di Ricerca e Sviluppo che si basa sull’utilizzo del Grafene.

Il progetto è coordinato dal professor Carlo Cantalini con la collaborazione del professor  Luca Ottaviano del laboratorio 2D LAB, la professoressa Giulia Fioravanti e l’ingegnera Giuseppina Di Iorio dell’Ateneo aquilano mentre per la ditta Ponzio il tutto è seguito da Emilio Ponzio, Massimiliano Durante, Franco Gentile e Pieralfonso Bozzelli.

Il progetto, che fa riferimento al Bando Por Fesr Abruzzo 2014-2020 Linea di Azione I.1.4 denominato “Sostegno alle attività collaborative di Ricerca e Sviluppo (R&S) per lo sviluppo di nuove tecnologie sostenibili, di nuovi prodotti e servizi, ha come oggetto la “Ricerca Industriale e Sviluppo Sperimentale inerenti lo studio di soluzioni innovative di prodotto e di processo basate sull’utilizzo del grafene come additivo di adesione dei substrati alle polveri di vernici e/o come materiale di rinforzo di manufatti di poliammide e/o differenti matrici termoplastiche, relativamente alle specifiche formulazioni dei materiali utilizzati”

La ricerca sarà condotta rispettivamente nei laboratori del Dipartimento di Ingegneria industriale e dell’informazione e di economia (DIIIE) e del Dipartimento di Scienze fisiche e chimiche dell’Università degli Studi dell’Aquila e in quelli dello stabilimento Ponzio s.r.l di Pineto (TE)

In sintesi, mediante l’utilizzo di questo materiale innovativo (il grafene) opportunamente funzionalizzato si vogliono superare, attraverso lo studio e la ricerca di applicazioni alternative, alcuni limiti di processo nell’ambito della verniciatura a polvere di materiali a base di poliammide e fibra di vetro. Il nuovo processo ha altresì l’obiettivo di migliorare prodotti utilizzati in verniciatura che non fanno uso di cromo esavalente.

Rilevanti le ricadute di carattere ambientale e sociale dell’innovazione. Dal punto di vista ambientale le nuove formulazioni a base di grafene sono in grado di sostituire il ricorso a reagenti chimici di processo a base di cromo esavalente, per il quale si prevede la messa al bando da parte della UE entro l’anno 2019. Dal punto di vista sociale, il ricorso a lavorazioni non impattanti dal punto di vista ambientale, garantisce la continuità produttiva e occupazionale del partner industriale, in accordo alle più stringenti normative in fatto di sicurezza e tutela della salute dei lavoratori.

Nota

Il Grafene, che è anche il materiale più sottile al mondo, ha la resistenza meccanica del diamante e la flessibilità della plastica. Le scoperte sul grafene e le sue applicazioni, conseguite nel 2004 sono valse il premio Nobel per la fisica 2010 ai due fisici Andrej Gejm e Konstantin Novoselov dell'Università di Manchester. È concettualmente paragonabile a una spugna: può essere usato come isolante termico, oppure per ripulire aree inquinate da versamenti di petrolio. Può assorbire olii fino a 900 volte il suo peso, essere "strizzato" per ripulirlo e di nuovo buttato in acqua per assorbire altro petrolio.

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