Il video che circola da ieri sui social sulle condizioni del cimitero “500 giorni dopo” (come recita il titolo) l’insediamento della giunta Biondi ha riacceso i riflettori su ciò che si sapeva già.
In poco meno di un anno e mezzo non è cambiato nulla: la ricostruzione è ancora ferma, le transenne che vietano l'accesso con tanto di cartelli con su scritto “pericolo crolli' sono sempre lì, così come i loculi semi aperti e le lapidi lasciate a terra, tra le quali, ogni tanto, qualche persona incurante del pericolo si addentra per andare a depositare un fiore sulla tomba di un parente.
Tuttavia, l’assessore all’Ambiente che ha la delega sulla materia, Emanuele Imprudente, smentisce quando scritto dal quitidiano Il Centro pochi giorni fa, e cioè che la parte est del cimitero, quella confinante con via della Polveriera, sia diventata una sorta di lupanare a cielo aperto.
“Certo” spiega l’assessore “in passato è accaduto che qualcuno abbia scavalcato il muro o rotto i lucchetti dei cancelli e sia entrato di notte, del resto sappiamo tutti ciò che accade in quella zona dell’Aquila. Nelle ultime settimane, però, non ci sono arrivate segnalazioni su violazioni o altri episodi particolari. Di notte il cimitero è chiuso e mi sembra davvero strano che alcune cose possano verificarsi durante il giorno, sotto gli occhi di tutti. Quanto alla sporcizia, da settimane il Comune è al lavoro con una task force, composta anche da operai dell’Asm, per realizzare tutta una serie di interventi di pulizia e manutenzione. Abbiamo raccolto i rifiuti, sistemato le aiuole, riverniciato cancellate e fontane, rifatto diversi steccati, messo a posto le fogne, riacquistato alcune scale per i loculi e altra attrezzatura. A breve, inoltre, appalteremo altri 140mila di lavori di manutenzione ordinaria con i quali contiamo di portare a termine interventi di ripristino sui tetti e sulle pavimentazioni”.
Per quanto riguarda, invece, la ricostruzione, tutta la parte pericolante adiacente al monumento dei Nove Martiri verrà abbattuta e sostituita con un nuovo loculario da 2000 salme.
Prima di avviare i lavori, tuttavia, andrà abbattuto il loculario incompiuto che affaccia sul lato del cimitero che dà sullo stadio di Acquasanta e che giace lì da trent’anni.
“Un vero e proprio ecomostro” lo aveva definito, qualche mese fa, l’assessore alle pere pubbliche Guido Liris annunciando lo stanziamento, per i lavori di demolizione, di 250mila euro. Al posto dello scheletro, sorgerà un’altra struttura, sempre da 2mila loculi, nella quale saranno trasferite le salme che ora si trovano nella parte monumentale inagibile.
Quando anche quest’ultima sarà stata ricostruita, pertanto, il cimitero dell’Aquila si ritroverà con 2mila loculi in più.
Per fare tutto ciò, tuttavia, andrà trovata una copertura economica adeguata, che attualmente non c’è.
Secondo quanto era stato detto dalla vecchia amministrazione, infatti, in cassa il Comune avrebbe poco più di 4 milioni di euro ma per completare tutti gli interventi e le operazioni a essi preliminari ne serviranno molti di più.