Tra le priorità del nuovo Piano Urbano di Mobilità Sostenibile, rientra anche la realizzazione di un parcheggio multipiano interrato in Piazza San Bernardino, con accessi dalla Piazza stessa e dalla sottostante via Fortebraccio.
Il progetto ha origine circa vent’anni fa, nel 1999, ed era in corso di attuazione tra la fine del 2008 e l’inizio del 2009: il sisma dell'aprile 2009 però, con la conseguente emergenza, ha interrotto il procedimento in itinere. Ora, a distanza di oltre nove anni il progetto è stato ripreso e riavviato dall’attuale Amministrazione comunale nell’ambito più generale del piano della mobilità cittadina.
"Come associazioni civiche - sottolineano Archeoclub e Italia Nostra - riteniamo importante il potenziamento dell’offerta di posti auto a servizio e nei pressi del centro cittadino, in particolare per favorirne sempre più la pedonalizzazione; non vogliamo quindi esprimere un atteggiamento di pre-giudizio, con posizioni di 'no a prescindere', ma intendiamo manifestare preoccupazione per la ripresa di un progetto vecchio, con gravi criticità, e per le conseguenze che l’opera prevista potrebbe avere su un’area di particolare pregio artistico e paesaggistico-ambientale. In particolare, temiamo l’impatto paesaggistico legato all’accesso da via Fortebraccio (via medievale), e ci chiediamo: come inciderebbe l'opera sulla collina alberata che affianca la gradinata monumentale di San Bernardino? E ancora: la visuale della Basilica verrebbe compromessa irreparabilmente a causa dell’impatto visivo? In mancanza di una conoscenza del progetto ci poniamo questi ed altri interrogativi che provengono non solo da noi ma anche da tanti cittadini preoccupati e che a noi si rivolgono da settimane".
Dunque, le associazioni hanno chiesto all’Amministrazione comunale che nelle ulteriori fasi del processo partecipativo previsto vengano coinvolte attivamente le associazioni e i singoli cittadini: "chiediamo in particolare che per il progetto del parcheggio multipiano di San Bernardino, così come per altri progetti di particolare impatto sulla città, sia attivato al più presto un percorso di partecipazione per acquisirne la piena conoscenza e di conseguenza per poter analizzare e discutere le proposte progettuali e individuare soluzioni condivise dalla più ampia parte possibile della cittadinanza, di cui le associazioni civiche si fanno spesso portavoce su richiesta degli stessi cittadini. Confidiamo nella sensibilità e disponibilità dell’Amministrazione comunale a voler raccogliere le esigenze di partecipazione attiva che provengono dal basso".