Martedì, 13 Novembre 2018 13:59

Caro pedaggi su A24 e A25, Toninelli non riceve i sindaci di Abruzzo e Lazio

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Fasce tricolori lasciate appese simbolicamente innanzi alle porte del Ministero delle Infrastrutture, con la promessa che la prossima volta verrà organizzata una manifestazione di popolo, non istituzionale.

Sono furiosi i sindaci d'Abruzzo e Lazio che, stamane, avrebbero dovuto incontrare il ministro Danilo Toninelli per discutere con lui dell'aumento dei pedaggi autostradali su A24 e A25, in vigore dal 1° gennaio 2018 e sospesi qualche settimana fa, ma solo fino alla fine dell'anno, in attesa di una soluzione ancora da costruire. 

Tuttavia, Toninelli ha deciso di non ricevere i rappresentanti istituzionali, lasciandoli fuori dal Ministero, e venendo meno all'impegno assunto nei giorni scorsi, allorquando aveva chiesto, e ottenuto, che fosse annullata la protesta indetta per il 31 ottobre in attesa di un incontro risolutore.

Il Ministero ha parlato di "manifestazione improvvisata" sottolineando come non fosse previsto alcun incontro tra il Ministro e la rappresentanza dei sindaci abruzzesi e laziali; insomma, si tratterebbe di "un’infondata accusa a Toninelli" e il Mit ha inteso ribadire, anzi, che si è "lavorato per ottenere dal concessionario Strada Dei Parchi la sterilizzazione, già da ottobre e fino a fine anno, degli aumenti ai pedaggi" e che col decreto Genova, "che verrà convertito in legge domani [oggi, ndr], saranno disponibili 192 milioni di euro, subito impegnabili, per la messa in sicurezza dei viadotti più malandati della A24 e della A25”. Eppure, i sindaci avevano con loro una missiva, firmata da 113 amministratori abruzzesi e laziali, inviata a protocollata il 30 ottobre scorso, in cui si leggeva che "in caso di mancata riscontro entro il 9 novembre" si sarebbe ripresa la battaglia "con nuove manifestazioni di protesta, che vedranno coinvolti in prima linea tutti i sottoscrittori, il 13 novembre, alle 10:30, con un sit-in a Roma". Insomma, Toninelli era stato avvertito, eccome, e aveva promesso anche pubblicamente, tra l'altro, che avrebbe incontrato i sindaci per discutere del caro pedaggi.

"Il Governo del Cambiamento nella persona di Danilo Toninelli ci ha fatto attendere per poi mandarci via", le parole del consigliere comunale Leonardo Scimia, a Roma in rappresentanza del Comune dell'Aquila; "la volta scorsa ci aveva ricevuto in un sottoscala, oggi ci ha confinato tra il parcheggio del ministero e la fermata degli autobus. Grazie per il tempo sprecato e per l’attenzione che riservi all’Aquila e all’Abruzzo", l'affondo di Scimia. Che ha aggiunto: "Mi raccomando, votate il M5S anche alla regionali".

comunicata proprio al Ministro con una lettera, firmata da 113 amministratori laziali e abruzzesi, inviata e protocollata il 30 ottobre 2018, in cui si legge testualmente: “in caso di un mancato riscontro entro la data del prossimo 9 novembre, si riprenderà la battaglia con nuove manifestazioni di protesta, che vedranno coinvolti in prima linea tutti i sottoscrittori, il 13 novembre 2018, alle ore 10,30, con un sit-in a Roma”.

Ultima modifica il Mercoledì, 14 Novembre 2018 08:43

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