"Chi ha paura dei ragazzi assassinati (omicidio colposo plurimo) alla Casa dello Studente? Chi ha paura dei simboli che evocano i fatti e la necessità della memoria?".
Se lo chiede il Comitato familiari 'Casa dello Studente' che denuncia, "con orrore e con dolore", come "per l'ennesima volta qualcuni abbia fatto sparire i segni della memoria"; stavolta, "è toccato al manifesto che i familiari delle vittime avevano posto sulla recinzione dell'area che ospitava la Casa. Un manifesto che raccontava quanto accaduto quella terribile notte, che raccontava delle giovani vite spezzate, che invitava a non dimenticare".
'Noi siamo la memoria che abbiamo e la responsabilità che ci assumiamo. Senza memoria non esistiamo e senza responsabilità forse non meritiamo di esistere': era stata scelta questa frase di Saramago per il manifesto. "E' vero, chi cerca di cancellare simboli e memoria, per ottusità, cattiveria, egoismo non merita di esistere", scrive il Comitato. "Su quella recinzione torneranno parole e simboli, con buona pace di chi ne ha paura e gli appelli alla sicurezza, per proteggere la nuove generazioni. E inviteremo la città a partecipare ad un evento proprio lì, davanti alla Casa dello studente, perché quei ragazzi perduti appartengono a tutti".