"Il lavoro della magistratura di questi ultimi giorni è il segnale di una vigilanza accurata sulle questioni della ricostruzione. Un elemento di garanzia per un territorio che non si è mai reso preda di appettiti criminosi strutturati. Ci auguriamo che venga fatta luce in fretta sui reali contorni della vicenda, che paghi chi ha delle responsabilità oggettive ma che nel frattempo non venga compromessa dagli ultimi eventi l'immagine di una città notoriamente sana con un tessuto imprenditoriale che nel mercato delle regole e della trasparenza amministativa fonda la sua attivita' e tradizione".
Lo afferma in una nota il presidente dell'Ance dell'Aquila, Gianni Frattale, in relazione all'inchiesta che ha portato nei giorni scorsi la Procura della Repubblica a emettere 4 ordinanze di custodia cautelare (ai domiciliari) per Pierluigi Tancredi, Daniela Sibilla, Vladimiro Placidi e Pasqualino Macera, nell'ambito di applati post-terremoto.
"Ance L'Aquila" prosegue Frattale "persegue da sempre questa filosofia e da subito dopo il sisma ha rafforzato la sua azione in difesa di un mercato accessibile a tutti. Per questo ci teniamo a precisare le affermazioni riportate dall'avvocato Maurizio Dionisio, quando parla sulla stampa di ditte escluse dagli accordi tra Ance e Comune. Non esistono accordi generici, ma solo liste ufficiali di imprese iscritte alle associazioni di categoria consegnate da Ance e Api al Prefetto Gabrielli come indicazione di massima delle imprese operanti sul territorio, "di seria competenza". Lì dove la seria competenza non è un criterio discrezionale ma l'oggettiva appartenenza alla Categoria OG2 richiesta per la particolare tipologia di interventi".
"Le liste" prosegue il rappresentante dell'Ance dell'Aquila "vennero consegnate alla Prefettura e al Comune sulla base di un verbale d'intesa in cui si richiamava la caratteristica di urgenza degli interventi di puntellamento. Ricordiamo che in quel periodo era ancora in corso lo sciame sismico con scosse quasi quotidiane ed il nostro patrimonio monumentale era particolarmente esposto a seguito dei danneggiamenti della scossa fatale del 6 aprile".
"Una simile procedura discendeva dalla legge 77 che, modificando il Decreto 39, indicava la necessità di coinvolgimento delle imprese locali a salvaguardia della ripresa economica del territorio. Inoltre, per la scelta delle imprese dei puntellamenti, gli elenchi delle imprese locali rappresentavano un'indicazione prioritaria ma non esclusiva, tanto è vero che ai lavori hanno partecipato poi centinaia di imprese provenienti da tutte le province d'Italia. Imprese che hanno svolto bene il loro lavoro, ma che sulle cronache fanno meno rumore di quei pochi che aggirano le regole".